Degrado agli Speyer, esposto di 75 residenti sostenuto anche da Eraldo Baldini

Documento inviato a prefettura e procura con il resoconto di cosa accade in strada: spaccio, prostituzione e alcol. Lo scrittore: «Mi è stato insegnato che legalità e decoro sono a pieno titolo valori della sinistra»

1404 Giardini Speyer«Non serve a niente perché non sono nessuno, ma idealmente firmo anch’io la petizione, e spero che le persone che amano questa città, al di là di ogni credo ideologico e politico, facciano lo stesso». Lo scrittore ravennate Eraldo Baldini dal suo profilo Facebook esprime il suo appoggio all’esposto firmato da 75 residenti nel quartiere dei giardini Speyer a Ravenna e inviato a prefettura, procura e presidenza del consiglio territoriale per lamentare la situazione di degrado e illegalità che, secondo i firmatari, contraddistingue le strade e le zone verdi attorno alla stazione. La richiesta avanzata nell’esposto è di imporrre il rispetto delle leggi e fissare un incontro per affrontare la problematica percepita.

I problemi inizierebbero a partire dalle 17 e ogni via del quartiere ha le sue peculiarità, descritte dai residenti sulla base delle proprie testimonianze dirette. Le vie del degrado sono viale Pallavicini, via Carducci, giardini Speyer, via Monghini, via Don Bosco. Le questioni sono quelle già in passato sollevate: assembramenti di persone che consumano alcolici in strada e poi urinano sui muri, spaccio, liti e aggressioni in strada, siringhe abbandonate, prostituzione.

Baldini ricorda che «sono sempre stato di sinistra e sono convinto che la legalità, il decoro e la sicurezza delle persone siano a pieno titolo valori della sinistra, almeno a me è stato insegnato così». Chiama il quartiere il triangolo delle Bermude: «Non crediate che sia un’area vasta e insondabile come quella del mare caraibico: è, in realtà, poco più grande di un campo di calcio, una fettina piccola piccola dell’abitato, che dalla stazione ferroviaria si allunga per un paio di isolati e un giardino intitolato alla città gemella di Speyer. Fossi negli amici di Speyer, tra l’altro, chiederei, per dignità, di cancellare tale denominazione». Lo scrittore parla di situazione insopportabile: «Il degrado, l’illegalità, il caos e il senso di pericolo che subisce chi deve passarci, e visto che si è vicini alla stazione e ad alcune scuole sono in tanti a doverci passare, hanno da tempo esasperato i residenti e non solo loro, e da tempo questi chiedono una qualche soluzione del problema, che sarà difficile ma occorrerebbe almeno la buona volontà di provarci sul serio». Secondo Baldini il caso è diventato tristemente e cronicamente emblematico per chi vive a Ravenna o ci viene: «Certo non è il solo problema del genere in città, pensiamo alle dimensioni assunte ormai dall’accattonaggio molesto nel centro storico che prende di mira soprattutto i turisti, e la nostra non è purtroppo la sola città a fare registrare tali situazioni, ce ne sono in giro di ben peggiori».

 

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