Casadio spinge la Bunge: «Tornare in Europa? Perché non provarci»

Superlega/ Con la vittoria di ieri la Bunge si è portata sul 2-0 nella serie dei quarti di finale dei playoff che valgono il quinto posto. Se l’appetito vien mangiando, il presidente Casadio non pone limiti: «Sarebbe bello realizzare un sogno chiamato Europa»

RAVENNA 31/05/16. VOLLEY PALLAVOLO. MARCO BONITTA PRESENTA IL PROGETTO PORTO ROBUR COSTA OLIMPIA

A destra il presidente del Porto Robur Costa, Luca Casadio, assieme al Dg Bonitta

Era da quasi quaranta giorni che la Bunge non giocava una partita ufficiale in casa e questo ritorno in campo è combaciato con una “emigrazione” forzata al Pala Fiera di Forlì, palazzetto in cui i ravennati avevano disputato la loro ultima gara un anno fa. L’occasione, in realtà, non era delle più ghiotte, in quanto ieri la formazione di Soli ha affrontato e battuto in quattro set la Tonno Callipo Vibo Valentia nel secondo match valevole per i quarti di finale dei playoff per il quinto posto. Nonostante la posta in palio non fosse molto alta, sulle tribune tuttavia non sono mancati momenti di entusiasmo, in quanto le due squadre non si risparmiate, regalando agli spettatori alcuni sprazzi di spettacolo.

Grazie a questo successo la Bunge si è portata sul 2-0 in suo favore e domenica in terra calabrese avrà la possibilità di chiudere la serie. A fine match, ieri sera, il presidente Luca Casadio ha ribadito quanto sia importante fare bella figura in questo finale di stagione. «Era molto importante vincere questa gara – inizia – per far capire a tutto l’ambiente ravennate quanto sia importante raggiungere il quinto posto. Il campionato non è finito in quella brutta giornata in cui abbiamo perso proprio contro Vibo, ma anzi dobbiamo continuare ad allenarci con serietà e a giocare come oggi (ieri, ndr) ».

La parola d’ordine numero uno nello spogliatoio è “lottare”, un motto che i giovani giallorossi (il più “vecchio” del gruppo è il 27enne Van Garderen) hanno dimostrato di seguire sempre. «Il giorno della presentazione del coach Soli – riprende Casadio – abbiamo detto che questa è una squadra che non deve mollare mai. I ragazzi lo hanno capito, metabolizzato e messo in pratica in ogni partita. A volte il risultato non è stato a nostro favore, ma è fondamentale che il gruppo abbia sempre cercato di realizzare questo proposito».

Anche se a Forlì non c’era sulle tribune del palazzetto il seguito delle grandi occasioni (circa ottocento spettatori in tutto), il calore non è mancato attorno alla Bunge. «Devo fare un pubblico ringraziamento ai nostri tifosi, davvero encomiabili per come hanno sempre sostenuto la squadra, accompagnandola in giro per l’Italia con passione e sacrificio e in talune occasioni anche affiancandosi alla società. Nel Dna delle realtà che hanno creato il Porto Robur Costa ci sono le vittorie e c’è l’Europa, un traguardo che noi vogliamo continuare a inseguire. Sarebbe bello – termina Casadio – realizzare questo sogno».

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