Il caro “nemico” Groppi: «La Romagna la mia seconda casa. Abbraccerò Antonioli»

Calcio C / L’ex tecnico della Ribelle in questa stagione è il vice di Bisoli al Padova, l’avversario di domani del Ravenna. «I giallorossi sono stati bravi a calarsi in fretta nella dura mentalità della Lega Pro»

Groppi E Bisoli

A sinistra, al fianco del tecnico del Padova Bisoli, il vice Simone Groppi

Nato a Venezia, classe ’76, l’ex calciatore e da qualche anno tecnico Simone Groppi ha posto la Romagna al centro della sua vita. Da quando, cioè, nella stagione 2002-03 è entrato a far parte dell’organico del Cesena, giocandoci per tre stagioni di fila, in Serie C1. Da quel momento, pur continuando in seguito a girare l’Italia per dare calci al pallone, ha messo le radici a Cesenatico, dove tuttora vive con la sua famiglia. E se non ha mai incrociato da calciatore il Ravenna, lo ha fatto da tecnico nello scorso campionato di D, quando era al timone della Ribelle, e lo farà anche domani (inizio ore 18.30 al “Benelli”), come vice-allenatore del prossimo avversario dei giallorossi, il Padova, che guida assieme a Pierpaolo Bisoli. «La mia nuova esperienza – comincia Groppi – è iniziata molto bene. La squadra è stata rivoluzionata, mantenendo solo cinque o sei elementi della scorsa stagione. Stiamo lavorando a livello fisico, tecnico e tattico per darle una fisionomia precisa. Gli allenamenti di Bisoli sono strutturati per campionati di livello superiore alla C. In settimana si va ai 2000 allora e speriamo durante la stagione di raccoglierne i frutti».

Groppi E Antonioli

Il tecnico veneziano a capo tavola e Mauro Antonioli primo da destra

Per Groppi l’avventura in biancorosso rappresenta una sorta di ritorno a casa. «Dal punto di vista calcistico sono cresciuto a Padova e quindi è stato bello tornare in un ambiente che conosco da quando sono ragazzo. Mi trovo bene con Pierpaolo, che frequento da anni per via della nostra scelta comune di vivere in Romagna. È stato lui stesso a consigliarmi di intraprendere un’esperienza da primo allenatore, come è successo alla Ribelle, per poi un giorno lavorare assieme. Quest’anno c’è finalmente stata l’occasione e l’abbiamo presa al volo».

E i frutti del lavoro dei due romagnoli adottivi (Bisoli è infatti bolognese di Porretta Terme) si stanno già vedendo. «Ci presentiamo a Ravenna sulla spinta di due vittorie di fila, a San Benedetto del Tronto e in casa con il Santarcangelo, dopo aver disputato delle buone prestazioni. Stiamo lavorando per crescere e c’è ancora tanto da fare, ma incominciamo a vedere i primi risultati positivi. Il campionato dura tantissimo e noi facciamo parte di un progetto a lungo termine che si speri possa portare a raggiungere dei traguardi importanti».

Groppi Casa Milan

L’ex calciatore del Cesena collabora con il progetto “Milan Camp”

Anche il Ravenna è reduce da due successi e rappresenta per i veneti un ostacolo difficile da superare. «I giallorossi sono stati bravi a calarsi in fretta nella dura mentalità della Lega Pro. Non sono stati molto fortunati per due o tre gare, ma adesso si sono rimessi in carreggiata. Mi sembra che abbiano imboccato la strada giusta per raggiungere i loro obiettivi e stanno dimostrando di potersi salvare senza grandi problemi. Dal punto di vista individuale il Ravenna può contare su elementi come Maistrello, ma è da temere soprattutto come collettivo, che è la sua vera forza».

La sfida con la formazione bizantina sarà per Groppi l’occasione per abbracciare il suo amico e collega Antonioli, con cui ha collaborato anche nel progetto romagnolo del “Milan Camp”. «Per me è sempre un grande piacere venire in Romagna, anche perché la mia famiglia continua a viverci. A maggior ragione sarà bello incontrare Mauro, ma anche Spinelli e Piccoli, con cui ho condiviso una parte della mia esperienza a Cesena. Tutti assieme stanno facendo delle cose importanti ed è giusto che raccolgano delle soddisfazioni per il loro grande impegno».

Groppi Ribelle

Simone Groppi, secondo da destra, ai tempi della Ribelle

Groppi non si dimentica che solo qualche mese fa la “sua” Ribelle ha rischiato di tirare un brutto scherzo al Ravenna, bloccandolo sul 3-3 in un rocambolesco match che però non ha impedito alla formazione di Antonioli di compiere il salto in C. «Mi fa un certo effetto non vedere più la Ribelle nel calcio che conta e mi dispiace sia dovuto ripartire dalla Promozione. Purtroppo nel calcio se non hai forze economiche che ti sostengono, fai davvero fatica ad andare avanti. I dirigenti hanno compiuto degli sforzi enormi per mantenere una società espressione di una realtà quasi di quartiere e che sarebbe potuta diventare un piccolo gioiello. Io rifarei tutta la vita la scelta di allenare a Castiglione – termina Groppi – perché lì sono cresciuto molto sia come allenatore, sia come uomo, e perché ho costruito tante amicizie importanti».

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