Che belli i mondiali senza tifo, tra simpatia e leggerezza Seguici su Telegram e resta aggiornato Sono un lettore della sua rubrica, non vorrei essere impopolare ma devo dire che questi mondiali di calcio li ho vissuti meglio rispetto agli altri, quando ha sempre giocato anche l’Italia. Ho guardato le partite in modo più rilassato. Ho seguito il mondiale in modo nuovo, per quanto mi è stato possibile ho guardato molte più partite di prima, apprezzando il gioco senza lo stress da tifoso coinvolto. Mi sembra quasi impossibile ma a quanto pare la partecipazione dell’Italia, insieme alla contentezza mi produceva anche una certa ansia. Lettera firmata Più persone mi hanno espresso con altre parole quanto lei mi ha scritto. Credo anche che gli ascolti televisivi rinforzino questa tesi. Mediaset è stata premiata da ascolti ottimi in tutte le fasi del mondiale. La gente ha seguito molto di più rispetto al passato tutte le partite. Non c’è stata l’apoteosi di ascolti di quando giocava l’Italia, ma si è manifestato un continuo e vasto interesse verso tutte le nazionali. Hanno registrato ottimi ascolti le partite della sera ma anche quelle del pomeriggio. Gli italiani si sono serenamente sparpagliati a simpatizzare per le varie squadri. Non a tifare, a simpatizzare, ci tengo a ribadirlo. Chi perché, ad esempio, trovava nella tal squadra giocatori che normalmente militano nella squadra di club italiano di cui è tifoso, chi perché gli era simpatica una determinata popolazione. Ma tutto in leggerezza. Anche le trasmissioni sportive, non essendoci l’Italia, hanno dato un taglio meno polemico, meno concentrato sui contrasti, meno focalizzato sul “loro” e sul “noi”. Il divertimento, le dinamiche cameratesche hanno caratterizzato i programmi post partita. Poi, caso della sorte, ha voluto si svolgesse un mondiale inaspettato, democratico e popolare, dove la Russia escludeva la Spagna, una delle favorite. E in un giorno solo sono tornati a casa i super campioni Messi e Ronaldo. Una sorta di rivincita dei più deboli, che non può che suscitare simpatia, come a dire ad ognuno di noi che può avere fiducia. È venuta meno la dinamica del tifoso. Non per niente prima ci tenevo a precisare che in questo mondiale credo che sia più giusto parlare di simpatia piuttosto che di tifo. Non sarebbe male se andasse sempre in questo modo, ovviamente anche con l’Italia partecipante. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Lo sguardo dello psicologo