Caro psicologo, come capisco se ho bisogno di uno psicologo? Seguici su Telegram e resta aggiornato Caro Dottore, è un periodo un po’ complicato. Forse avrei bisogno di aiuto, non lo so. Come si capisce se una persona ha bisogno di andare dallo psicologo? E che differenza c’è tra uno psicologo ed uno psicoterapeuta, e nello specifico psicoanalitico, come lei si firma? Sandra Cara Sandra, il titolo di psicologo si raggiunge dopo aver acquisito una laurea di cinque anni in psicologia, aver fatto un tirocinio e superato l’esame di Stato. Il percorso per diventare psicoterapeuti è ben più lungo, perché innanzitutto bisogna già avere il titolo di psicologo, oppure di medico chirurgo, dopodiché si inizia quindi un ulteriore percorso: una scuola di specializzazione in psicoterapia della durata di almeno quattro anni. Ma su questo punto riprendo dopo. Quali sono le differenze? Cosa fa lo psicologo e cosa lo psicoterapeuta? Intanto lo psicologo può svolgere la propria attività non solo in vari settori, come le organizzazioni aziendali, le dinamiche scolastiche, i progetti per il sociale, solo per fare alcuni esempi ma può occuparsi anche di disagio e lavorare per favorire il benessere di una persona, in questo caso si parla di psicologo clinico, figura confrontabile con lo psicoterapeuta. Lo psicologo può appunto incontrare una persona che chiede il suo aiuto, formulare per essa una diagnosi, dare un supporto di base, ma non è formato ed abilitato per elargire un vero e proprio, strutturato trattamento di cura, specie se ci sono aspetti psicopatologici. Lo psicoterapeuta è l’unico abilitato a fare psicoterapia, il solo psicologo non lo è. Mi chiede quando una persona deve andare in cerca di un aiuto da un professionista. Il prima possibile direi io. Come in tutte le cose, si aggiusta meglio quando c’è solo qualche crepa iniziale rispetto a dopo, quando è molto più compromesso. Quando iniziamo ad avvertire troppa fatica non sarebbe male rivolgersi ad un terapeuta, allo stesso modo quando le nostre sensazioni ed i modi di fronteggiare gli avvenimenti vediamo che stanno cambiando ma non capiamo bene cosa ci stia succedendo. I motivi di insoddisfazione, sia nella vita privata che in quella professionale, possono essere tanti. Dalla perdita di un lavoro, come una relazione. Episodi che possono ravvivare perdite vissute in precedenza se non del tutto elaborate. Le difficoltà del presente fanno eco con il passato, e se non ne siamo immediatamente consapevoli, stiamo solo male. Il lavoro del terapeuta è quello di aiutare a conoscersi di più per trovare nuove strade, nuove modalità permeate di autoconsapevolezza più utili e funzionali a fronteggiare gli eventi. Spesso conosciamo le limitazioni che ci produce un conflitto psichico perché viviamo i suoi sintomi, come l’ansia, il ritiro sociale, l’umore instabile, le fobie, il ricorso ad una scorretta alimentazione o al gioco patologico alle slot machine, per dirne alcuni, ma di solito non sappiamo cosa abbia determinato tutto questo. È compito dello specialista indagare su questi versanti assieme al cliente. Total2 0 0 2 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Lo sguardo dello psicologo