I giovani terroristi mi ricordano i ragazzi del Blu Whale Seguici su Telegram e resta aggiornato Caro Dottore, non sono giovanissima e nella mia vita ho appreso, nel corso degli anni, le inaspettate notizie di attentati terroristici. Le devo dire che emotivamente l’ultimo episodio, quello di Barcellona, mi ha prodotto un emozione diversa da tutti gli altri. Sabato 19 agosto ho comprato il giornale, in prima pagina quattro foto, quattro volti ravvicinati. Le facce dei carnefici si mescolavano a quelli altrettanto giovani delle vittime. Se non ci fossero state le didascalie non si sarebbe compreso chi era chi. Lettera firmata Cara Signora, nella sua lettera usa la parola “giovani”. Un altro concetto dominante è quello relativo alla confusione. Sottintesa è la paura, un’emozione che ci protegge, ci mette all’erta. Ci fa scappare via. Se vedo un leone me la do a gambe levate. Ma il leone lo devo riconoscere, deve essere diverso dal gatto, o da un altro animale innocuo, di cui legittimamente non ho nessuna paura. Da qui l’ansia verso qualcosa che invece diventa indistinto. Facce tutte uguali, e per di più giovani. La giovinezza che è di per sé metafora di speranza, di vita, qui diventa perversa, innaturale. Chi più chi meno, ma tutti abbiamo detto “se tornassi giovane, farei…” per poi elencare i propositi, gli slanci. C’è chi avrebbe inseguito con maggiore tenacia i propri sogni, chi si sarebbe voluto divertire di più. Comunque tutti in qualche modo rimpiangiamo la giovinezza perché allora tutte le strade erano aperte, tutte le possibilità praticabili. La morte è l’opposto. È l’espressione per antonomasia dell’impotenza, dell’assenza di possibilità. Associare il concetto di morte a quello di giovinezza è un ossimoro. Sono parole opposte che naturalmente non stanno insieme. È anche questo a disarmare, non solo gli attentati in sé. Questi giovani mi ricordano, in una maniera ancora più perversa – per perversione si intende la modificazione psicopatologica delle tendenze istintive – e per un giovane la tendenza alla vita è quella naturale ed istintiva – quelli del Blu Whale, la Balena Blu. Dobbiamo confidare nelle istituzioni ma anche in una società sempre più competente, che riesca ad intercettare i mondi, ed i mali oscuri, dei singoli soggetti. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Lo sguardo dello psicologo