Film a puntate: Fargo in calo, lo splendido 1993 e la meraviglia di Twin Peaks

David Lynch Twin Peaks 1

Kyle MacLachlan e Sheryl Lee in Twin Peaks 3

Questo è un periodo di miniserie tv, grazie a tre ritorni, tutti su Sky che risponde in modo perentorio e potente alla recente crescita delle nuove piattaforme, Netflix su tutti. Tutte e tre le serie sono in corso, ma è interessante parlarne per permettere a chi se le fosse perse di poterle recuperare in tempo, grazie all’ormai imprescindibile servizio On Demand che mette gli episodi online e disponibili per circa un mese (tempo variabile), permettendo agli utenti di mettersi “in pari”. Si chiamano “miniserie” perché sono film unici divisi in un numero limitato di episodi, con un legame consequenziale tra una puntata e l’altra, a differenza di telefilm come Friends o Happy Days. Tra parentesi, gli episodi usciti rispetto ai totali.

Fargo – Stagione 3 (4 su 10) Fargo è un gran bel film del 1996 dei fratelli Coen, per molti un capolavoro, per me “solo” un ottimo thriller. Nel 2014 esce la prima serie, ambientata nel 2006 e che ricalca lo spirito del film, mentre l’anno successivo esce la seconda che è ambientata nel 1979 ma, pur ricalcandone lo spirito, non è legata ai fatti successivi. Entrambe le serie (tutte di 10 episodi) sono eccezionali, superiori al film e che fanno gridare al capolavoro, soprattutto la seconda. La terza è ambientata nel 2010 e mostra un doppio Ewan McGregor nei panni di due dei protagonisti: si respira ancora la stessa atmosfera, la storia non delude e avvince, ma l’impressione iniziale (e parziale) è che ci sia un calo rispetto ai precedenti.

1993 (4 su 8) Il successo di 1992 di due anni fa, serie che mixa abilmente alcune storie di fiction nell’Italia di Tangentopoli, raccontata minuziosamente con i protagonisti reali (su tutti Di Pietro e Dell’Utri, magistralmente interpretati), ha portato alla realizzazione di un sequel da parte degli sceneggiatori (tra cui il ravennate Alessandro Fabbri). Le prime impressioni sono ottime, e addirittura migliori del predecessore, con i personaggi inventati in crescita e con l’inserimento del protagonista di quegli anni, un perfetto Silvio Berlusconi interpretato da Paolo Pierobon. In questa nuova serie sono confermati tutti gli attori (su tutti, il leghista dello strepitoso – siciliano! – Guido Caprino), in particolare Leonardo Notte, immaginario e cruciale pubblicitario, ben interpretato da Stefano Accorsi. La serie è complessivamente indipendente da 1992, ma la sua visione è caldamente consigliata, perchè aiuta non poco a comprendere alcune dinamiche di finzione. 1993 è una splendida realtà, almeno sullo schermo.

Twin Peaks – Stagione 3 (4 su 18) L’Evento. Accompagnato da grande mistero, la nuova stagione di Twin Peaks, interamente diretta da David Lynch e scritta col fedele Mark Frost, è qualcosa di stupefacente. Pensato e girato come un film unico, l’imponente opera di Lynch da un lato ci riporta dopo 26 anni (con un tocco di commozione) nella cittadina immaginaria ai confini del Canada, e riprende esattamente dove ci eravamo lasciati, con tutto quello che era successo nella loggia nera nell’ultimo episodio della seconda serie del 1991. Non dico altro, se non per sottolineare che questa terza serie va anche fuori da Twin Peaks, con nuovi e vecchi personaggi, tra viaggi onirici, paradossi temporali e scene surreali. Per noi fan è una meraviglia totale, per gli altri un prodotto a cui non interessarsi, perché le visioni propedeutiche delle serie (almeno prima e ultima puntata) e del film Fuoco cammina con me sono assolutamente indispensabili.

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