Portalettere contagiata dal coronavirus, sanificato il centro di smistamento

La dipendente è agli ultimi giorni di quarantena a casa senza gravi sintomi, per i colleghi più a rischio è scattato il protocollo dell’Ausl. Cgil critica i ritardi dell’azienda: «Mascherine per il personale solo dall’11 marzo». Intanto cambiano le regole di consegna: non serve più la firma del destinatario

Ecommerce 1La positività al nuovo coronavirus per una portalettere delle Poste, attualmente agli ultimi giorni di quarantena domiciliare perché senza gravi sintomi, ha richiesto la sanificazione del centro postale operativo (Cpo) di via Meucci a Ravenna da dove viene smistata la corrispondenza per tutto il comune. Le operazioni si sono svolte nella giornata di sabato 7 marzo con l’intervento di una ditta specializzata e dal lunedì l’attività è ripresa regolarmente. I colleghi che potrebbero essere stati più vicini alla persona contagiata negli ultimi giorni al lavoro hanno seguito il protocollo dell’Ausl. Non risultano altre persone in isolamento precauzionale. In totale i portalettere del Cpo di Ravenna sono circa 80. La conferma di tutto arriva da Roberto Cornigli della Cgil: «L’azienda ha informato i nostri rappresentanti tra i lavoratori. Ci risulta che la persona contagiata stia per terminare il periodo di quarantena: a quel punto saranno i medici dell’Ausl e del lavoro a fare le valutazioni del caso».

Dalla settimana scorsa Poste ha comunicato ai suoi dipendenti nuove disposizioni per il servizio di consegna postale. Per ridurre l’impiego del personale si è deciso di dare priorità solo al materiale urgente – «Un pacco di Amazon difficilmente verrà consegnato in fretta», sottolinea il sindacalista – e per ridurre il contatto tra persone è cambiata anche la modalità di consegna degli oggetti per cui è richiesta la firma: «Il postino suona il campanello e verifica che il destinatario sia in casa poi lascia la lettera nella buchetta e compila un modulo per attestare la procedura».

Tutto questo è quanto mai indispensabile anche perché in provincia di Ravenna solo oggi, 11 marzo, le Poste stanno iniziando la consegna dei presidi di protezione ai lavoratori: «Ci siamo arrivati anche dopo pressioni sindacali a tutti i livelli. Per ora stanno dando le mascherine, ma non ci sono guanti o gel igienizzante. L’azienda si è mossa tardi e quando l’ha fatto le scorte erano esaurite e i tempi si sono allungati».

La situazione riguarda ovviamente anche il personale agli sportelli, soprattutto in quegli uffici che non hanno più i vetri di separazione dal pubblico. Sono soprattutto queste le sedi dove si stanno riducendo gli orari di apertura: «Al momento non ci sono chiusure complete da nessuna parte in provincia – spiega Cornigli – ma non è escluso che arriveranno perché le cose sono in continua evoluzione. Per ora sappiamo che alcuni uffici che facevano il doppio turno sono passati all’apertura solo mattutine».

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