È in programma a Lugo il convegno nazionale 1424-2024. Seicento anni dalla battaglia di Zagonara: storia e archeologia dell’Emilia-Romagna medievale. L’incontro, della durata di due intere giornate, si svilupperà in due luoghi: il 25 ottobre al Salone estense della Rocca di Lugo e il 26 ottobre nella sala Codazzi della biblioteca Fabrizio Trisi, entrambi a partire dalle 9.30.
Al centro del convegno ci sarà la la dimenticata battaglia di Zagonara combattuta tra Milanesi e Fiorentini (1424), di cui quest’anno ricorre il seicentesimo anniversario. Parteciperanno alla conferenza studiosi provenienti dalle università di Bologna, Milano, Bergamo, Verona, Venezia, dall’Accademia di belle arti di Bologna, dall’Università Lumsa di Roma e dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Proprio in questi giorni si è conclusa la prima fase della campagna dello scavo del castello di Zagonara per il 2024: questa prima parte dell’indagine ha portato alla luce una nuova porzione del sito del castello di Zagonara, costituita da un edificio di grandi dimensioni, mai indagato prima, datato tra il XIII e il XIV secolo.
Il castello di Zagonara venne fortificato dal Comune di Faenza nel 1217 in prossimità della chiesa di Sant’Andrea (attestata per la prima volta nell’XI secolo ma in realtà molto più antica). Il borgo fondato dai faentini divenne in seguito un vero e proprio villaggio fortificato, che poi venne abbandonato a inizio Quattrocento, proprio a seguito della battaglia di Zagonara. Questo evento portò alla nascita di uno dei più interessanti siti archeologici della pianura ravennate, un villaggio abbandonato che fino a poco prima degli scavi promossi dall’Università di Bologna era stato quasi del tutto dimenticato.
Il sito del castello è stato oggetto di otto campagne di scavo a partire dal 2017, divenendo una sorta di palestra per decine di studenti dei corsi di laurea in storia e archeologia dell’Università di Bologna. Le indagini hanno portato alla pubblicazione di numerosi articoli scientifici in ambito nazionale e internazionale, oltre a essere state oggetto di numerose tesi di laurea e dottorato. Queste ricerche proseguiranno anche nel corso del mese di novembre 2024, periodo durante il quale si prevede di organizzare un open day dello scavo.







