lunedì
11 Agosto 2025

Italia Nostra: «Recuperato ultimo troncone del relitto Berkan, vicenda invereconda»

L’associazione ambientalista fa il conto del tempo trascorso da quando il mercantile turco si spezzò durante le operazioni di demolizione: 1.500 giorni

2021 11 20 Berkan B Ultimo Blocco Ph Francesca SantarellaL’ultimo troncone del relitto Berkan è stato sollevato dal fondale del canale Piomboni e issato sul pontone Amt Mariner per il viaggio finale verso Piombino per lo smaltimento. Lo rende noto l’associazione Italia Nostra che fa il conto dei tempi di una vicenda definita «invereconda»: 1.500 giorni dal 5 ottobre 2017 quando il cargo turco si spezzò in due per operazioni di demolizione. Da allora il relitto è rimasto nell’acqua ed è arrivato in tribunale con un’inchiesta che accusa i vertici di Ap di responsabilità per l’inquinamento.

Italia Nostra, associazione rappresentata sul territorio in particolare dall’ex grillina Francesca Santarella, si chiede perché fu concessionata quella banchina, «quando in Italia un unico cantiere è autorizzato a termini di legge ad effettuare demolizioni navali, ed un altro, Pim di Piombino, lo è diventato grazie a questa vicenda».

Gli ambientalisti ringraziano tutti coloro che non si sono voltati dall’altra parte: «Cittadini, associazioni, esperti che a vario titolo si sono offerti, il Ministero della Transizione Ecologica ed in particolare il Comandante del RAM Ammiraglio Caligiore giunto a Ravenna per verificare i lavori dal punto di vista ambientale, qualche raro politico, e tutti coloro che hanno lavorato, in mezzo a decine di incompetenti, attorno al relitto, per la buona riuscita di questa difficilissima e pericolosa impresa resa quasi impossibile dalla negligenza ed incapacità di altri».

Nel porto di Ravenna, per la precisione nel Piomboni, rimangono ancora cinque relitti abbandonati.

Con Hera la raccolta differenziata si impara con tre videogiochi

Iniziativa della multiutility per riconoscere le corrette pratiche di conferimento in base al territorio di residenza

ECOgames Screen Ravenna 2Tre videogiochi gratuiti per smartphone, tablet e computer per imparare la raccolta differenziata. Ecogames è l’iniziativa lanciata da Hera in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti (Serr) che si tiene dal 20 al 28 novembre.

I tre giochi (disponibili a questo link) sono caratterizzati dai colori e da ambientazioni iconiche della multiutility: è possibile giocare e rigiocare separatamente o insieme, in una sorta di triathlon digitale, allo scopo di raggiungere il punteggio più alto possibile e tentare, così, di aggiudicarsi uno dei premi in palio.

Ecogames (01) HomepageIn modi diversi vengono testate abilità e velocità nell’associare ogni rifiuto al suo corretto conferimento. In questo modo vengono messe alla prova le abilità e le conoscenze dei giocatori sulla raccolta differenziata, avendo però cura di garantire un’esperienza divertente e immediata.

Ecogames Camion Rifiuti X MediaMemory ambientale è il vecchio gioco delle carte coperte: questa sfida mette alla prova le conoscenze e la memoria dei giocatori, che dovranno individuare le coppie di rifiuti uguali e, nel tempo più breve possibile, gettarle nel contenitore corretto.

Labirinto ecologico: guidare un piccolo contenitore alla ricerca dei rifiuti corretti.

Caduta rifiuti: fare pratica per migliorare la qualità della raccolta differenziata collocando ogni rifiuto nel contenitore giusto, più passa il tempo, più i rifiuti aumentano…

Covid: 131 nuovi contagi, restano due i ricoverati in terapia intensiva

L’incidenza ogni centomila abitanti negli ultimi sette giorni in provincia arriva a 188, come all’inizio di aprile. In regione un’altra giornata con più di mille casi

Tamponi Covid DrivePer il territorio provinciale di Ravenna oggi, 20 novembre, si sono registrati 131 nuovi casi di contagio da coronavirus. I tamponi eseguiti sono stati 2.577 con un tasso di positività del 5,1 percento, sostanzialmente in linea con la percentuale degli ultimi giorni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 36346.

Con le nuove positività di oggi, l’incidenza per ogni centomila abitanti negli ultimi sette giorni è arrivata a 188 come non succedeva da inizio aprile. Si tratta di uno dei parametri presi in considerazione su base regionale per l’eventuale passaggio in zona gialla.

Per i nuovi casi odierni, emersi nelle 24 ore precedenti al mezzogiorno, si tratta di 56 asintomatici e 75 sintomatici; 129 sono in isolamento domiciliare e 2 ricoverati in reparti non intensivi. Permangono invece due i pazienti in rianimazione. Oggi la Regione non ha comunicato nessun decesso in provincia (due nel resto dell’Emilia Romagna).

Dall’inizio dell’epidemia in tutta l’Emilia-Romagna si sono registrati 444.475 casi di positività, 1.055 in più rispetto a ieri, su un totale di 32.999 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,2%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,2 anni.

Sui 420 asintomatici, 221 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 9 con lo screening sierologico, 78 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 172 nuovi casi e Rimini  con 140: seguono Ravenna (131), Cesena (121), Forlì (110), poi il Circondario Imolese (92), Ferrara (77), Modena (73), Reggio Emilia (71), Parma (39) e infine Piacenza con 29 nuovi casi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 321 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 417.370. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 13.407 (+732). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 12.867 (+708), il 96% del totale dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 51 (+2 rispetto a ieri), 489 quelli negli altri reparti Covid (+22). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (+2 rispetto a ieri); 6 a Parma (inviariato); 4 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-2); 14 a Bologna (invariato); 6 a Imola (+1); 8 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (+1); 2 a Rimini (invariato). Anche oggi nessun ricovero in terapia intensiva a Forlì.

Nespak, 30 milioni investiti in 5 anni: «Attacchi infondati alla plastica generica»

Le parole del direttore dello stabilimento che occupa oltre duecento persone in occasione della visita del sindaco

Nespak Catas 2010 SBA 1Negli ultimi cinque anni il gruppo Guillin, azienda leader nella produzione di packaging plastico in particolare per frutta e verdura fresca e protagonista dello scorso Macfrut di Rimini, ha investito 30 milioni di euro nella Nespak di Massa Lombarda, storica azienda massese entrata nell’orbita del gruppo francese. L’investimento è andato per macchinari di produzione all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale, eliminando l’emissione e diffusione di materie plastiche all’esterno e nel risparmio energetico, con effetti anche positivi sulla competitività.

Nei giorni scorsi il sindaco Daniele Bassi ha visitato gli stabilimenti Nespak. L’azienda, del gruppo francese, ha mostrato al primo cittadino le novità della propria gamma per venire incontro alle esigenze del mercato in continuo mutamento. Quindi non solo vassoi e cestini in materiale plastico di varia natura, ma anche in materiale alternativo come il cartoncino o la polpa di legno. È proprio questa nuova linea di prodotti sulla quale Nespak ha concentrato i propri investimenti in macchine e personale.

«La buona soddisfazione dei nostri clienti, sui cestini e vassoi in cartoncino realizzati a Massa Lombarda o in Thiolat, nostra consorella in Francia rappresenta e conferma la qualità del nostro lavoro di sviluppo – dichiara il direttore generale Mauro Salini – Consapevoli che l’imballaggio plastico rimane comunque tutt’ora una ottima soluzione anche dal punto di vista della sostenibilità, abbiamo ampliato la gamma per garantire il miglior servizio ai clienti che scelgono il cartoncino per il confezionamento di diversi prodotti ortofrutticoli freschi». Salini ha parlato anche di «una difficile situazione creata dagli attacchi infondati alla plastica genericamente intesa, anche a causa di leggi specifiche relative al settore. A ciò va aggiunto il costo delle materie prime, raddoppiato da inizio 2021, oltre agli aumenti dei componenti, dei pallets. Inoltre, i recenti spropositati aumenti di energia elettrica e sono una importante criticità per il futuro. Criticità alla quale abbiamo prontamente risposto producendo imballaggi in materiale diverso come il cartoncino».

Il gruppo fattura 650 milioni di euro, 60 dei quali a Massa Lombarda. Complessivamente i dipendenti sono 2.700 nei 20 stabilimenti e nelle 10 sedi commerciali in Europa. Nello stabilimento di Massa lavorano 200 persone a tempo indeterminato, oltre un numero variabile da 20 a 50 di stagionali. Le donne rappresentano il 35% della forza lavoro.

Il gruppo è suddiviso in 4 divisioni: ortofrutta (di cui fa parte lo stabilimento di Massa Lombarda), food service, UK, materiali per la ristorazione. Nespak, che oggi realizza 1 miliardo e 600 milioni di pezzi all’anno, nasce nel 1955 e fa parte del gruppo Guillin dal gennaio 1993, rilevata dalla Solvay di Rosignano.

Gli ultimi 14 anni di Faenza in Formula 1 in un libro. Presentazione in biblioteca

Dalla nascita della Toro Rosso con l’acquisto del team Minardi al cambio di nome in Alpha Tauri, nel mezzo due vittorie a Monza: “Our Journey” il 24 novembre alla Malatestiana

248898113 4789504534407801 5498471936887953370 NDall’acquisto del Team Minardi da parte della Red Bull, con la nascita della scuderia Toro Rosso sul finire del 2005, fino al cambio di nome diventando AlphaTauri nel 2020. Gli ultimi 14 anni di Faenza in Formula Uno – conditi da due vittorie a Monza (Vettel nel 2008 e Gasly nel 2020) – sono diventati un libro. Mercoledì 24 novembre alle 18 alla biblioteca Manfrediana la presentazione di “Our Journey”. Un viaggio narrato per immagini, parole, ricordi, numeri e classifiche, risultati e successi. Ingresso libero con green pass fino ad esaurimento posti. Gradita la prenotazione: 0546 691700, manfrediana@romagnafaentina.it.

DSC 2371 1200x801Da piccolo team “garagista”, come si chiamavano una volta i team che assemblavano componenti acquistate da altri, a team completamente indipendente che progetta e realizza a Faenza le proprie monoposto. Oggi la scuderia Alpha Tauri è  protagonista del cosiddetto mid-field. In termini di prestazioni la monoposto 2021 è infatti spesso la terza vettura in pista, subito dietro i top team: la squadra lotta stabilmente per le posizioni che contano contro Alpine, Aston Martin ma anche contro Ferrari e McLaren.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare i progressi fatti dall’azienda in materia di sostenibilità ambientale e per ribadire l’importanza del rapporto fra il team, il territorio e le aziende circostanti, la città di Faenza e l’intera Motor Valley.

Alla serata parteciperanno: il sindaco di Faenza Massimo Isola, il direttore delle Risorse Umane Otello Valenti, la responsabile della comunicazione Fabiana Valenti, il direttore finanziario Fabio Roncasaglia e il digital manager Diego Mandolfo.

Poco tempo fa Faenza è diventata anche il set per uno spot automobilistico con il pilota francese della scuderia.

 

Concessioni demaniali a Ravenna messe all’asta: nel 2021 canoni per 1,8 milioni

A fine 2023 scadranno i titoli (da poco prorogati al 2033) e le assegnazioni delle spiagge andranno fatte con evidenza pubblica. Nel territorio comunale ci sono 210 stabilimenti balneari: all’anno pagano anche fino a 25mila euro.

Concessioni BalneariLe concessioni demaniali balneari oggi in vigore in Italia scadranno il 31 dicembre 2023. Dal giorno successivo andranno assegnate con una gara pubblica di respiro internazionale bandita dai Comuni, senza eccezioni. Il Parlamento non potrà concedere ulteriori proroghe, né i giudici potranno accogliere ricorsi. Lo stabilisce una sentenza del 9 novembre del Consiglio di Stato. Per capire l’impatto sul territorio basta dire che i 47 km di coste dei comuni di Ravenna e Cervia, gli unici che toccano il mare in provincia, contano circa 400 stabilimenti. In totale in Emilia-Romagna – secondo il rapporto Spiagge 2021 di Legambiente – in 131 km si contano 3.824 concessioni del demanio marittimo, di cui 1.313 per stabilimenti con una percentuale di costa sabbiosa occupata pari al 69,5 percento, il dato regionale più elevato in Italia insieme alla Liguria. Dallo stesso dossier emerge il dato di Cervia con l’89 percento di occupazione di spiagge in concessione.

La sentenza che arriva da Palazzo Spada – secondo e ultimo grado della giustizia amministrativa – impone il rispetto della normativa europea che in Italia viene ignorata da quindici anni. È infatti dal 2006, anno in cui la Commissione Europea approvò la direttiva identificata dalla sigla 2006/123/CE ma meglio nota come Bolkestein (dal nome del commissario perla concorrenza e il mercato interno dell’epoca), che il governo italiano dovrebbe liberalizzare le concessioni pubbliche, cioè i beni di proprietà statale come le spiagge o gli spazi demaniali occupati dagli ambulanti per i quali dovrebbero essere organizzate gare pubbliche con regole equilibrate e pubblicità internazionale.

I governi italiani che si sono succeduti da quel momento – compreso quello Draghi – hanno spostato continuamente in avanti il momento della gara. Diversi ricorsi al Tar hanno bocciato questa condotta.
Ora i giudici hanno cancellato con un tratto di penna l’ultima proroga fissata dal governo gialloverde Conte I. La legge di Bilancio 2019 conteneva la proroga di quindici anni (scadenza a fine 2033) perle concessioni demaniali agli stabilimenti balneari. Secondo i giudici i titoli in essere non sarebbero più validi già oggi, ma «al fine di evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni, nonché di tener conto dei tempi tecnici perché le amministrazioni predispongano le procedure di gara richieste e nell’auspicio che il legislatore intervenga a riordinare la materia in conformità ai principi di derivazione europea», è ancora accettabile mantenere l’efficacia delle attuali concessioni fino al 31 dicembre 2023. Dal giorno successivo «tutte le concessioni demaniali in essere dovranno considerarsi prive di effetto, indipendentemente da se via sia o meno un soggetto subentrante nella concessione».

In Emilia-Romagna il rilascio delle concessioni è competenza dei Comuni per effetto di una legge regionale del 2002 (in precedenza se ne occupava la Capitaneria). I primi titoli rilasciati dal Comune di Ravenna risalgono al 2008 e si tratta per lo più di rinnovi (Ondina e Marinabay sono i casi più significativi di nuove concessioni). In totale nel territorio comunale ci sono 210 stabilimenti balneari.

Gli importi dei canoni sono stabiliti per legge (è bene ricordare che non sono materia di interesse per la Bolkestein) in base a tutta l’area nelle disponibilità del bagno. Si tiene conto sia della tipologia (ad esempio se si tratta di un’area scoperta o con opere di facile, o difficile, rimozione) e sia della categorizzazione della stessa (alta o bassa valenza turistica).
La cifra annuale al metro quadro – si legge nel report di Legambiente – va da 1,28 a 2,57 euro per l’area scoperta e tra 3,66 e 5,71 per le aree con manufatti di difficile rimozione. Facciamo un calcolo. Il protocollo regionale Covid 2021 stabiliva 12 mq per ogni ombrellone: per un bagnino di Marina di Ravenna voleva dire quindi 30 euro di canone e un ricavo di circa 400-450 euro.

L’incasso dei canoni va allo Stato, la riscossione è di competenza dei Comuni: per il 2021 la cifra totale raccolta da Palazzo Merlato è di 1,8 milioni di euro. Il 95 percento va allo Stato e il resto se lo dividono Regione e Comune, rispettivamente 20 e 80 percento. Insomma, del milione e ottocentomila euro complessivi, al Comune di Ravenna restano circa 72mila euro. Alla cifra totale non concorrono solo i bagni: vanno conteggiati anche sei circoli nautici, un paio di ristoranti, la sede del servizio salvataggio, una ex discoteca (la concessione più alta è di 25mila euro e quella più bassa di 2.500). C’è una morosità di circa il 2
percento che nella maggior parte dei casi viene sanata al primo sollecito.

«In qualunque momento si arriverà ai bandi – riflette Giacomo Costantini, assessore comunale al Turismo – dovrà essere necessaria la tutela di un sistema imprenditoriale specifico fatto di imprenditori del territorio. Se le condizioni di gara dovessero tagliare fuori le tante imprese familiari tipiche del sistema turistico romagnolo, resterebbero solo i grandi gruppi internazionali che ragionano in termini di economia di scala individuale. Per il bene del territorio e quindi dell’offerta turistica invece sono fondamentali le economie di scala su base locale. Se le imprese operano qui ma hanno centri decisionali altrove, diventa difficile fare sistema e per esperienza sappiamo che il dialogo è difficile. A rimetterci è il territorio. Abbiamo una cultura di fare spiaggia che risulta più efficace se conserva un rapporto diretto tra istituzioni e imprese. Salute, ambiente, lavoro sono le tre leve che devono guidare il percorso per la riorganizzazione del settore».

Aggiornamenti sulle concessioni demaniali balneari a Ravenna

Dal Lussemburgo la sentenza in risposta a un quesito del Tar della Puglia: i titoli di occupazione del demanio marittimo scadono il 31 dicembre 2023 e poi bisognerà andare all’asta.
Leggi l’aggiornamento del 20 aprile 2023: “Anche la Corte di giustizia Ue boccia la proroga delle concessioni demaniali al 2024“.

Non rispetta il divieto di avvicinamento alla ex e il giudice lo mette in carcere

Doveva tenersi a 500 metri dalla donna, ma un 49enne si è attaccato al campanello di casa della coetanea: i carabinieri l’hanno trovato ubriaco e portato in caserma. Per il gip non è in grado di contenere la sua spinta criminosa

Doveva tenersi almeno a mezzo chilometro di distanza dalla sua ex ma non ha rispettato il provvedimento e così il giudice ha stabilito la custodia cautelare in carcere. Destinatario del provvedimento, emesso a dicembre 2020,  un 49enne di origini africane che ha avuto una relazione con una coetanea di Faenza. I carabinieri hanno trovato l’uomo proprio sotto casa della donna ieri sera, 18 novembre.

Al 112 è arrivata una telefonata che segnalava un uomo che suonava ripetutamente il campanello di una vicina di casa. Al controllo dei militare è risultato anche in evidente stato di ubriachezza. Portato in caserma e avvisato il pm di turno, il 49enne è stato arrestato e trattenuto nella camera di sicurezza della stazione.

Stamani al processo per direttissima è stato convalidato l’arresto e il gip Corrado Schiaretti ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere in sostituzione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima dal momento che l’uomo ha violato la misura e ha reiterato le stesse condotte moleste che avevano portato alla sua adozione. Il gip ha ritenuto che la persona sia incapace di contenere la propria spinta criminosa anche in ragione della propensione all’abuso di alcolici.

Terza dose per chi ha da 40 anni in sù: partenza anticipata al 22 novembre

Si può prenotare o presentarsi agli hub vaccinali anche senza prenotazione, come già accade per gli over 60 e chi ha ricevuto il farmaco J&J. Per il richiamo devono essere passati 6 mesi dal primo ciclo vaccinale

Vaccinazione AnticovidLa Regione Emilia-Romagna ha anticipato a lunedì 22 novembre l’avvio della somministrazione delle terze dosi per i cittadini tra i 40 e i 59 anni (se hanno concluso il primo ciclo vaccinale da almeno sei mesi). In Romagna si potrà quindi prenotare oppure accedere direttamente agli hub vaccinali senza prenotazione. Ciò al fine di facilitare ulteriormente l’accesso alla somministrazione della dose di richiamo , come già previsto per gli over 60 e under 60 vaccinati con Johnson&Johnson.

Le modalità di prenotazione sono, come già previsto, uniformi a livello regione e quindi potranno avvenire secondo i seguenti canali: Cupweb, Cuptel, sportelli Cup, Fascicolo Sanitario Elettronico, medici di medicina generale e farmacie convenzionate aderenti alla campagna vaccinale.

Una birra omaggio ai primi 205 tifosi che entreranno allo stadio per Ravenna-Forlì

Un coupon per ritirare una bottiglia della Bizantina Craft Beer al pub Darsenale

Squadra2I primi 205 spettatori che entreranno allo stadio Benelli di Ravenna domenica 21 novembre, per il derby di serie D contro il Forlì, riceveranno una birra in omaggio. È l’iniziativa della società giallorossa in collaborazione con Bizantina Craft Beer.

Nella scorsa stagione le due realtà avevano lanciato il “Beer Counter”: due litri di birra per ogni gol segnato dal Ravenna. Un premio che non è stato riscosso, ma che non è stato dimenticato. E così saranno messi in palio 205 buoni ai primi che entreranno allo stadio per ritirare una bottiglia da 33 cl prodotta da Bizantina Ravenna Craft Beer. Per ricevere l’omaggio, sarà sufficiente presentare il coupon ricevuto allo stadio al Darsenale.

Jovanotti ricorda l’estate a Marina: «Avevo 15 anni, viaggio di 10 ore in motorino»

Dopo 40 anni Lorenzo Cherubini tornerà sulla spiaggia ravennate con una tappa del Jova Beach Party: 8 e 9 luglio 2022 nel tratto di arenile più a nord. Biglietti a 65 euro. E gli ambientalisti protestano per l’impatto sulla natura

©elenadivincenzo 5488Aveva 15 anni quando si fece dieci ore di viaggio con un amico, in due sulla sella di un Piaggio Sì, da Cortona a Marina di Ravenna. Sono passati 40 anni e quel 15enne Lorenzo Cherubini, ora meglio noto come Jovanotti, tornerà sulla spiaggia ravennate con una tappa del suo Jova Beach Party. Più che un concerto sarà un vero e proprio evento, spalmato su due giorni: 8 e 9 luglio 2022 nel tratto di arenile più a nord, a ridosso di Marinara.

Jovanotti, nella conferenza di presentazione a Milano trasmessa in diretta anche al Palazzo dei Congressi di Ravenna, la definisce una festa, che inizierà intorno alle 15 e che vedrà alternarsi vari artisti nazionali ed internazionali, oltre ovviamente a Jovanotti stesso. Nel 2019 la tappa di Rimini raccolse circa 40mila presenze.

©elenadivincenzo 5663Sono previsti tre palchi: lo Sbam stage è il sound system dedicato alla musica da ballo; il Kontiki stage al centro della spiaggia ospiterà la musica del mondo con ospiti da ogni latitudine e il Main stage che ospiterà il set serale di Jovanotti con la sua band e i suoi ospiti. I biglietti sono in vendita online da oggi, 19 novembre, per tutte le dodici date del tour (spiagge, montagna, un ippodromo e un aeroporto): ingresso per un giorno 65 euro, abbonamento per le due giornate a 125.

©elenadivincenzo 5563L’artista ha ricordato con piacere l’aneddoto della sua estate a Marina di Ravenna: «Un mio amico aveva una fidanzatina che stava passando l’estate a Marina di Ravenna. Una sera lo vedevo malinconico, così proposi la pazzia di andare fino al campeggio di lei, in due in sella a un Sì Piaggio di sua cugina. Ci mettemmo in viaggio all’alba, impiegandoci qualcosa come 10 ore, e una volta arrivati, in epoca senza cellulari, non la trovammo perché lei nel frattempo si era messa con uno di Milano. Facemmo il bagno e non avendo con noi neanche una tenda dormimmo in spiaggia, senza un soldo. Alla fine iniziammo a ridere come due pazzi, la gente ci guardava e pensava che fossimo fatti di qualcosa ma eravamo solo pieni di vita. Ecco il mio ricordo di Marina di Ravenna, dove tornerò a distanza di 40 anni ma con la stessa voglia di lasciarmi andare all’allegria. Spero, con il nostro Jova Beach Party, di portare gioia alla città e anche lavoro e buone cose per l’economia locale».

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale parla di un grande evento per la città e di una grande occasione di visibilità che attirerà migliaia e migliaia di persone e ringrazia la cooperativa spiagge di Ravenna e i concessionari del tratto di arenile interessato dall’evento.

Protesta JovaAlcune associazioni ambientaliste ravennati, tra cui Legambiente e Italia nostra, hanno chiesto lo stop definitivo ai concerti nelle spiagge e negli ecosistemi naturali, considerati luoghi non consoni ad ospitare eventi che richiamano un così ampio numero di persone.  Hanno istituito un presidio di protesta durante la presentazione delle date del tour che si è tenuta al Palazzo Congressi di Ravenna: si sono ritrovati in via Boccaccio, all’angolo con Largo Firenze appendendo striscioni con slogan come “A chi Jova il beach party?”, e “Jova, non romperci le uova”.

In mostra a Ravenna l’arte di bambini nel tempo della pandemia

Al chiostro della biblioteca Oriani rassegna di disegni fatti dai piccoli durante il primo lockdown. Inaugurazione il 20 novembre

Bezzigaspare5°Bpascoli14L’Unicef Ravenna e l’associazione culturale Dis-Ordine che  rapprensenta ex-allieve/i ed insegnanti delle Scuole d’Arte di Ravenna, presentano “L’Arte di Bambini/e nel Tempo della Pandemia – Lockdown 2020”, una mostra con le realizzazioni grafiche di studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Ravenna, sul loro vissuto ai tempi della pandemia da Coronavirus e del lockdown 2020. All’inaugurazione la mattina del 20 Novembre saranno presenti Fabio Sbaraglia,  assessore alla Cultura, e  Livia Molducci, assessora a Infanzia e Famiglia del Comune di Ravenna

Si tratta di una mostra che vuole celebrare anche la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, valorizzando insieme a tutti gli altri diritti anche quello per tutti i bambini e le bambine di esprimersi con creatività e di avvicinarsi all’arte. Nell’occasione verrà presentato e distribuito a bambine/bambini presenti “Il Gioco dell’oca dei diritti”.

Dagli elaborati, raccolti per una mostra virtuale durante il Lockdown 2020, si nota come la voce e i sentimenti dell’infanzia si esprimano non solo con le parole, ma anche con la potenza del disegno e dell’immagine. I disegni che i giovanissimi “artisti” hanno realizzato riflettono percezioni, emozioni, idee di un periodo estremamente difficile. I temi ricorrenti sono: la casa, gli amici e la famiglia, il gioco negato, la scuola a distanza, narrano la quotidianità di piccoli e adolescenti raccontando i loro sentimenti nel periodo del lockdown anche di fronte ad un nemico impercettibile e temuto quale il Coronavirus.
Piccole opere che rappresentano una nuova obbligata quotidianità o al contrario il desiderio e il diritto alla normalità infantile e adolescenziale, fatta di incontri, scuola, amici, gioco, futuro e speranza.

Hanno contribuito all’iniziativa, in particolare gli alunni,  insegnanti e dirigenti Scolastici delle scuole coinvolte: IC Randi Ravenna, IC Ricci Muratori Ravenna, IC Darsena e Scuola Primaria G. Pascoli di Ravenna.

L’ingresso è libero (con certificazione verde e mascherina nel rispetto delle norme anti covid) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, fino al 25 novembre.

Per ulteriori informazioni visitare il sito dell’associazione Dis-Ordine

Mercato immobiliare: nel primo semestre 2021 compravendite in crescita del 51,3%

Presentate le analisi e previsioni del settore provinciale secondo il sindacato. Si registra una ripresa dei prezzi medi

2Le compravendite immobiliari in provincia di Ravenna nel primo semestre 2021 sono state il 51,3 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2020, contrassegnato dal primo lockdown pandemico. La crescita percentuale degli scambi è stata del 46,7 in città e del 55,6 negli altri comuni non capoluogo. I dati sono stati presentati stamani, 19 novembre, a Palazzo Rasponi a Ravenna in occasione dell’annuale pubblicazione del Rapporto del mercato immobiliare realizzato dal sindacato provinciale Fimaa e da Confcommercio.

Stefano Stanzani, docente all’Università di Bologna, ha fatto notare che se prudenzialmente nel terzo e quarto trimestre dell’anno 2021 si scambiassero tante abitazioni quante ne furono scambiate nella seconda parte del 2019, gli scambi residenziali 2021 in città risulterebbero 2.524 (contro i 2.181 dello scorso anno; +15,7%), mentre nei comuni minori si arriverebbe a poco oltre le 2.900 compravendite (ben 443 in più di quelle 2020; +17,8%). Se così fosse l’indice degli scambi rispetto al 2011, base dell’analisi, risulterebbe del 17,2% più alto per i comuni minori della provincia e del +13,4% nel comune Capoluogo, stabilendo il nuovo record.

1Il 2020, contrariamente alle attese, in base ai dati dell’Osservatorio Immobiliare delle Agenzie delle Entrate, ha visto registrare per l’intera provincia 4.663 scambi di abitazioni, con un calo percentuale sull’anno precedente limitato al -1,7% (-0,5% nel comune capoluogo e -2,7% nei comuni minori della provincia). Alle diminuzioni percentuali tra il 2019 ed il 2020 che si riscontrano nelle macroaree Alta Pianura del Lamone (-8,8%), Bassa Romagna (-0,9%) e Ravenna capoluogo (-0,5%), rappresentative della maggiore concentrazione degli scambi (circa l’85% del totale), si contrappone la crescita delle macroaree Collina del Senio e del Lamone (+10,8%) e Cervia (+1,6%).

Il dato favorevole delle quantità scambiate nel 2020 non si riflette in aumenti tendenziali dei prezzi medi di vendita che sono risultati in riduzione dell’1,1% nel Comune Capoluogo, del 2,8% nella Macroarea della Collina del Senio e Lamone, dello 0,6% nel cervese e dello 0,4% nella Bassa Romagna.

3Per il 2021, in base ai dati preliminari raccolti dalla rilevazione, si registra invece una ripresa dei prezzi medi: +2,3% nel capoluogo ed oltre il 3% nei comuni minori della Provincia rispetto al 2020: in tal modo, i prezzi del 2021 risulterebbero superiori ai dati registrati nel 2004 del 13% in città e di oltre il 9% nei comuni minori della Provincia (rispetto al 2011, anno del picco massimo rilevato, l’indice 2021 risulta rispettivamente -4,8% e -5,4%).

Il mercato delle locazioni continua ad avere una domanda di alloggi nettamente superiore alla disponibilità immesse sul mercato e questo influisce sui canoni di locazione. Lo stesso dicasi per gli studenti che con la nuova facoltà di medicina, sono una presenza importante nella nostra città, ma anche loro e le loro famiglie si scontrano con la carenza di alloggi.

Il settore commerciale quello che ha più sofferto la crisi pandemica sta dando piccoli segnali di ripresa, anche se ancora lenta. In particolare, la parte food con la possibilità di “occupare” spazi pubblici, strade e piazze, ha ridato vita a tutto il centro storico, con ottimi risultati in numero di clienti.

5«Oggi possiamo confermare – ha detto Pierluigi Fabbri, presidente Fimaa Ravenna – che si è ripartiti per una nuova fase molto dinamica e stimolante, una sorta di rinascita emotiva che allarga gli orizzonti e rimette in luce delle positività che sembravano scomparse, auspichiamo che il trend possa protrarsi nel medio periodo, visti i presupposti. Alla luce di questi dati non si può che prendere atto che il settore immobiliare sia, ancora una volta, il motore trainante di questa attuale ripresa che auspichiamo si protragga ancora per parecchi anni a venire, questo ci spinge inoltre ad evidenziare che mettere mano in questo momento alla fiscalità sugli immobili sarebbe sicuramente inopportuno e fuori luogo, comprensivamente all’annunciata riforma del Catasto che se fatta ci auguriamo porti solo a cambiamenti positivi, abbandonando la tassazione sui patrimoni e lasciando quella sulle effettive rendite prodotte e tangibili».

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