martedì
12 Agosto 2025

Milano Marittima, al via l’ultimo stralcio della riqualificazione del lungomare

Saranno rifatti quasi 800 metri, entro il prossimo aprile

Lavori Nuovo Lungomare Mi.MaSono iniziati i lavori del lungomare di Milano Marittima, a nord del canalino, con le attività di accantieramento, posa delle recinzioni, pulizia delle aree e successivo avvio della realizzazione dei sottoservizi.

L’area d’intervento riguarda il tratto ricompreso tra la 1^ Traversa Pineta (Canalino Immissario Saline) e la 10^ Traversa Pineta, per un’ estensione lineare di circa 790 metri.

L’intervento di riqualificazione completa prevede nuove opere di fognatura bianca e nera, realizzazione di gabbionata in pietrame,  percorso ciclopedonale a servizio della collettività e delle attività turistiche, oltre all’illuminazione pubblica, reti tecnologiche, arredo urbano e aree verdi.

La fine lavori è prevista ad aprile 2022.

L’intervento è stato aggiudicato al Raggruppamento Temporaneo di Imprese composto da Coir Consorzio Imprese Romagnole, Cear Soc.Coop. Cons. e Cbr Cooperativa Braccianti Riminese.

Le ditte esecutrici principali per quanto riguarda le opere edili sono l’impresa Coromano srl di Fratta Terme di Bertinoro e l’impresa Giovane Strada di Forlì. Queste eseguiranno i lavori in contemporanea, con una suddivisione della tratta in parti uguali (lato sud e lato nord) partendo da Piazzale Torino.

Il progetto complessivo, che parte dalla 1^ Traversa  e arriva fino alla 19^ Traversa, richiede un investimento di 3 milioni e mezzo di euro. L’intervento è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha concesso al Comune un contributo di 2.625.000 euro, mentre 875 mila euro verranno finanziati direttamente dall’Amministrazione comunale.

Il progetto è stato sviluppato dai tecnici del Settore Programmazione e Gestione del territorio del Comune, coadiuvati da tecnici esterni per le progettazioni impiantistiche.

Gli interventi vengono realizzati per stralci, sia per poter procedere al tempestivo avvio degli interventi, sia per non interferire con la stagione turistica.

«Come da crono programma – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Mazzolani – sono partiti i lavori dell’ultimo stralcio per la riqualificazione del lungomare di Milano Marittima. L’opera, che quest’anno dalla prima Traversa arriverà alla X per poi concludersi alla XIX traversa nella primavera del 2023, è resa possibile grazie al contributo della Regione che ci ha permesso di completare un lavoro iniziato qualche anno fa. La parte già realizzata ha dimostrato come opere progettate per far fronte ai cambiamenti climatici, possano in realtà trasformare spazi disordinati e polverosi in zone di grande pregio affollate da cittadini e turisti. Il lavoro completo sarà uno dei fiori all’occhiello, strategico per l’immagine e la bellezza della nostra località, che è vocata alla tutela ambientale al benessere di chi la vive».

Sorpresa Ravenna: quattro vittorie su quattro e primo posto in A2

Dopo un’estate di incognite, l’OraSì sta facendo ancora sognare i tifosi del Pala De André

Basket RavennaDopo un’estate piena di incognite sul futuro e il ridimensionamento del budget, l’obiettivo era (e forse resta) la salvezza, ma l’OraSì Ravenna ancora una volta è stata in grado di sorprendere tutti.

E così, dopo la vittoria di ieri (domenica 24 ottobre) al Pala De André contro Nardò, si trova al comando del girone rosso della serie A2 di basket (insieme a Scafati), con quattro successi in altrettanti incontri.

Con in vista un’altra partita al Pala De André – dove sono potuti nel frattempo tornare i tifosi – quella di domenica 31 ottobre alle 18 contro Verona, penultima con 1 solo punto in classifica.

Morti in corsia, procura chiede conferma dell’ergastolo per l’ex infermiera Poggiali

Accusata dei decessi di due anziani pazienti. Il verdetto atteso in giornata

[+++AGGIORNAMENTO+++ Doppia assoluzione per l’ex infermiera Poggiali]

La Procura generale di Bologna con il sostituto pg Luciana Cicerchia ha chiesto la conferma dell’ergastolo, nell’appello ter per Daniela Poggiali, 49enne ex infermiera accusata di avere ucciso una sua paziente, la 78enne Rosa Calderoni, con una iniezione di potassio a poche ore dal ricovero l’8 aprile del 2014 all’ospedale ‘Umberto I’ di Lugo.

Davanti alla Corte di assise di appello è in corso il terzo processo di secondo grado per l’imputata condannata dalla corte d’assise di Ravenna all’ergastolo in primo grado: in due successivi appelli a Bologna era stata assolta – e al termine del primo scarcerata dopo 1.003 giorni di cella – ma con entrambe le sentenze sconfessate da altrettante Cassazioni a Roma.

Il verdetto è previsto in giornata sia per questo filone che per quello dove si giudica Poggiali per l’omicidio di un altro anziano paziente, il 94enne Massimo Montanari deceduto il 12 marzo 2014 sempre a Lugo. Per questo caso in primo grado l’imputata è stata condannata a 30 anni ed è stata sottoposta a custodia cautelare in carcere.

Presente in aula, Poggiali oggi ha fatto dichiarazioni spontanee, negando di aver fatto manipolazioni sul campione di sangue e di avere ucciso pazienti. (ANSA.it)

In piazza a Cervia cingolati militari e figuranti per rievocare la Liberazione

Era il 22 ottobre del 1944 quando le truppe canadesi e i partigiani suonarono le campane e la popolazione si riversò in strada

Gotica Romagna1Cervia ha rivissuto la liberazione dal regime fascista da parte delle avanguardie canadesi con i partigiani. Stamani, 24 ottobre, n piazza Garibaldi si è svolta una rievocazione storico-didattica a cura della Gotica Romagna della “Liberazione di Cervia” con veicoli e  mezzi risalenti alla seconda guerra mondiale ed equipaggi d’epoca. Cingolati, corazzati, ambulanze, jeep, moto e una suggestiva ricostruzione degli accadimenti storici grazie a quaranta figuranti con vestiti d’epoca.

“La matti­na del 22 ottobre 1944 alle ore 6, in una giornata piovosa, le avanguardie canadesi entra­no a Cervia assieme ai partigiani. Viene dato l’annuncio alla popolazione, suonando a stormo la campana del Comune, ed è un riversarsi di gente in piazza Garibaldi per accogliere i liberatori”.

Gotica Romagna2Ad accogliere la sfilata la banda “Città di Cervia” che poi ha accompagnato il tradizionale Corteo per la deposizione delle corone alle lapidi del centro storico.

Focolaio Covid alla Cra Bedeschi: morti tre novantenni, due avevano altre patologie

L’Asp aveva comunicato 46 casi di positività tra i 77 anziani ospiti, tutti vaccinati. In provincia di Ravenna i decessi da inizio pandemia sono più di mille

Bedeschi Bagnacavallo 1Sono morti tre anziani positivi al coronavirus che erano ospiti della casa di riposo per anziani Fratelli Bedeschi di Bagnacavallo dove nei giorni scorsi si era sviluppato un focolaio Covid. Si tratta di due uomini di 91 e 93 anni e una donna di 91 anni. Il bollettino odierno, 24 ottobre, diffuso dalla Regione con l’aggiornamento sulla pandemia parla genericamente di tre morti a Bagnacavallo, gli unici tre di oggi in tutta l’Emilia-Romagna. Fonti istituzionali a livello locale conferma che si tratta di ospiti della Cra: i due uomini avevano patologie pregresse, tutti erano vaccinati. Il primo aggiornamento fornito il 15 ottobre dall’Asp della Bassa Romagna dava 46 anziani contagiati su 77 ospiti totali (sei avevano avuto bisogno di ricovero) e 16 su 90 del personale. Nella giornata di ieri l’Ausl ha rifatto i tamponi: sono emersi altri due positivi (un ospite e un operatore) ma anche nove guarigioni (7 anziani e due operatori).

Il numero dei decessi di ottobre in provincia sale a 12 e diventa 19 se si considera dall’inizio di giugno. Da quando è scoppiata la pandemia le morti nei diciotto comuni ravennati sono state 1.057 (il dato tiene conto anche di persone non residenti qui ma qui decedute perché ricoverate in strutture sanitarie).

Per quanto riguarda i nuovi contagi, il dato odierno (che fa riferimento alle positività diagnosticate nelle 24 ore precedenti al mezzogiorno) parla di 37 casi (su 1.535 tamponi fatti con tasso di positività del 2,4 percento, più alto della media regionale con 1,5). Si interrompe la striscia di quattro giorni in cui la provincia di Ravenna stata sempre quella con più nuove positività in regione.

In tutta l’Emilia-Romagna i nuovi contagi di oggi sono 316 su un totale di 20.209 tamponi eseguiti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,8 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 90 casi; seguita da Ravenna con 37 nuovi casi, poi Reggio Emilia (35), Rimini (32), Modena (28), Forlì (23), Parma (19), Cesena (17), quindi il Circondario Imolese (14, ) Piacenza (12) e infine Ferrara (9).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 3 a Parma (invariato); 4 a Modena (invariato rispetto a ieri); 11 a Bologna (+1); 4 a Imola (+1); 3 a Ravenna (+1); 3 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato), 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia e Ferrara (come ieri).

Porto, una manager per la giunta: «Massimo impegno per il progetto hub»

Annagiulia Randi, raccomandataria marittima nel gruppo Setramar, è la nuova assessora con delega allo scalo: «Dialogheremo con l’Autorità portuale che resta la forza tecnica e amministrativa». Cinque anni di cantiere per fondali e banchine: «Faremo di tutto per ridurre i disagi alle attività»

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Annagiulia Randi, 35 anni, è la più giovane nella giunta De Pascale Bis

Nel toto giunta post elezioni il suo nome non era mai spuntato, solo nelle ultime ore prima delle nomine ufficiali si è cominciato a parlare di Annagiulia Randi. A lei sono andate un gruppo di deleghe orientate verso l’economia, come comprensibile viste le sue competenze professionali: Sviluppo Economico, Commer­cio, Artigianato, Industria, Porto, Politiche europee e cooperazione internazionale (in fondo all’articolo un profilo più dettagliato).

Assessora, come è nata la sua nomina?
«La conoscenza con il sindaco è avvenuta nel corso del suo primo mandato perché è sempre stato molto presente nelle occasioni in cui la comunità portuale si incontrava e si confrontava. Si è dimostrato attento al settore. Ed è stato lui a propormi la candidatura nella lista a suo nome che voleva raccogliere professionisti di vari ambiti con competenze specifiche. Ho accettato mettendo in conto la possibilità di entrare in consiglio comunale. Poi dopo il voto mi ha proposto l’assessorato ed è stata una sorpresa ma ho accettato con onore e gratitudine. La mia provenienza è portuale ma mi sono state assegnate tante altre deleghe a cui tengo molto. Sono al lavoro per studiare».

Arriva alla prima esperienza politica con i galloni da tecnica, ma in famiglia la politica è di casa visto che suo padre Paolo è stato a lungo referente del Partito dei Pensionati. Le ha dato consigli?
«Nessuno consiglio e credo di aver stupito anche lui quando ho accettato l’incarico. Sono abituata da molto tempo a fare di testa mia. Ai miei genitori riconosco di avermi dato i mezzi e gli strumenti per muovermi da sola e così faccio».

Giunta Municipio De Pascale 2021Cosa è successo al porto di Raven­na il 18 ottobre e i giorni subito successivi?
«La comunità portuale ravennate ha poco a che fare con le manifestazioni che ci sono state, ci sarà stata forse una ventina di lavoratori tra le centinaia di persone che hanno bloccato la viabilità. Ho visto anche dei bambini sul posto. L’operatività del porto non si è fermata per una decisione degli addetti, ma il lunedì era diventato impossibile l’accesso per i camion per i blocchi in strada che hanno causato ripercussioni su tutta la viabilità. Per questo voglio ringraziare la polizia locale e le forze dell’ordine che hanno gestito la situazione».

Qual è il suo commento?
«Il diritto di manifestare è sacrosanto, ma non può andare a ledere il diritto al lavoro di altre persone o il diritto delle aziende di operare».

Sarà l’assessora con delega al Porto ma va ricordato che il governo dello scalo, per legge, è in mano all’Autorità portuale. Che rapporto immagina fra Piazza del Popolo e via Antico Squero?
«Nelle mie mani ho la delega per conto del Comune ma la forza tecnica e amministrativa nel settore resta in campo all’Ap. È necessario mantenere un dialogo per un confronto costante e ci tengo a ricordare che gli ottimi rapporti fra Comune e Ap di questi ultimi anni hanno agevolate le cose, mentre in passato non è stato così. Abbiamo un’ottica comune: se il porto aumenta competitività, allora aumenta anche l’economia e la visibilità della città».

Ha potuto conoscere l’operato di Ap anche da addetta ai lavori. Che valutazione ne fa?
«Positiva, va dato atto anche alla Regione del grande lavoro fatto, ma credo che il presidente Rossi si sia speso completamente per il bene del porto».

2118 Navi Al PortoIl mondo portuale è prevalentemente maschile. Sarà una difficoltà in più per la nuova assessora?
«Non si può negare che il porto sia un mondo a prevalenza maschile ma non sono un’aman­te delle quote rosa che impongono donne per questioni di genere. Voglio che alle donne siano riconosciuti meriti, quando li hanno. E per questo mi aspetto che non ci siano questioni di genere a ostacolare il mio operato: nei dieci anni di lavoro al porto ho trovato interlocutori attenti alle competenze prima di tutto, spero che sia sempre più così. Allo stesso tempo c’è bisogno di politiche che facilitino il rientro delle donne al lavoro dopo la maternità, in questo serve anche l’intervento delle aziende perché io con due figli ho avuto la fortuna di avere l’aiuto dei nonni, ma non possiamo essere aggrappati ai nonni».

Il suo incarico parte con i lavori per l’hub portuale appena affidati e ci vorranno cinque anni. Ma appena raggiunto un traguardo, è già tempo di guardare allo step successivo? Cosa vede nel futuro del porto?
«Non voglio esprimermi in previsioni future in questo momento. Facciamo un passo alla volta, per completare questo grande progetto e fare di tutto per rendere lo scalo più attrattivo per gli investitori. Un esempio recente è il deposito Gnl».

Hub Porto

Cinque anni di cantieri causeranno disagi agli operatori, soprattutto per il rifacimento delle banchine. Il porto rischia di rallentare?
«Mi auguro proprio di no e faremo tutto il possibile per impedirlo. Ma è chiaro che ci saranno sacrifici da fare, per la cittadinanza e per gli operatori che in alcuni periodi dovranno utilizzare le banchine delle aziende vicine. È un sacrificio per un bene maggiore a vantaggio di tutti».

Si può fare una stima di quanto valgono i fondali a 12,5 metri in termini di aumento di merci movimentate?
«Difficile fare un ragionamento unitario. Og­gi abbiamo un pescaggio di 10,2 metri e ad esempio per le navi porta rinfuse un metro di pescaggio corrisponde a 8mila tonnellate di merci. Ma è un ragionamento che si può applicare ai cereali dal sud America o al ferro dal Far East che sono zone del mondo dove i porti hanno fondali alti. In Turchia, Ucraina e Romania ad esempio queste profondità non saranno mai possibili. E poi c’è il discorso container su cui influisce il tema del gigantismo navale e le variabili in gioco si moltiplicano».

Il progetto hub aumenterà gli spazi di logistica. Ne ha bisogno Ravenna?
«Moltissimo. Il cosiddetto retro porto è una variabile fondamentale per gli investitori, soprattutto in tempi di ripresa post Covid con la necessità di stoccare merci».

Da tempo si dibatte sul destino di Sapir, sulla possibilità di spacchettarla per distinguere l’attività terminalistica dalla proprietà delle aree. Che visione ha lei?
«La delega alle Partecipate è di compe­tenza dell’assessore Costantini. Io penso che Sapir oggi è un player nazionale che sta crescendo molto e sta potenziando il traffico dei container. Credo che debba proseguire con continuità, nel panorama di investimenti che ha davanti può essere più forte e competitiva con l’assetto attuale».

Annagiulia Randi è una delle quattro donne nella giunta De Pascale Bis, con i suoi 35 anni è la più giovane dei nove assessori. Laureata in Giurispru­denza con tesi in lingua inglese in “Law and language of International commercial contra­cts”, il suo profilo professio­nale oggi è raccomandataria marittima e consulente doganale. Con l’incarico nel governo locale è andata in aspettativa non retribuita dal gruppo Setramar. Randi è tutor e componente di comitati tecnici in associazioni ed enti di forma­zione operanti nel settore della logistica. Per ragioni di trasparenza ha annunciato le dimissioni dalle posizioni che, pur potendo conservarle formalmente, potrebbero rappresentare un conflitto di interesse: «Farò l’assessora a tempo pieno». La 35enne ha fatto esperienze di studio all’estero negli Stati Uniti e in Francia e parla inglese, francese e spagnolo. Alle ultime elezioni amministrative comunali era candida­ta nella lista civica De Pascale Sindaco dove ha raccolto 151 preferenze, terza della lista dopo Daniele Perini e Davide Buonocore che sono entrati in consiglio comunale.

Minacce di morte ai genitori adottivi per avere soldi, 33enne condannato a due anni

Voleva 60mila euro come risarcimento perché l’adozione gli avrebbe rovinato la vita

Per sei anni hanno vissuto sotto la pressione del figlio adottato che pretendeva soldi quotidianamente, a volte anche con richieste in piena notte: dalle minacce di danneggiamento all’appartamento che aveva in affitto e di cui i genitori erano garanti fino alle minacce di morte. Una situazione che ha portato la coppia a fare denuncia e così un 33enne di origini sudamericane è stato condannato in abbreviato a due anni (stessa pena richiesta dal pm). La vicenda è riportata dal Corriere Romagna in edicola oggi, 24 ottobre. L’episodio più significativo è la richiesta di 60mila euro (alzando l’iniziale pretesa di 30mila) come risarcimento per avergli rovinato la vita con l’adozione.

Il motociclista morto era titolare di un’officina che produceva anche pezzi per moto

Il 46enne Fabio Ensini alla guida della Ome fondata dal padre Giona

È morto in sella a una Ducati, una delle case motociclistiche per cui produceva pezzi nella sua officina. Fabio Ensini è il 46enne residente a Mezzano che ha perso la vita nel pomeriggio di ieri, 23 ottobre, a Ravenna sulla statale Adriatica ed era il titolare della Ome (Officine meccaniche Ensini) di Alfonsine.

Sono i quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, a riportare alcune informazioni sull’azienda così come reperibili sul sito: fondata dal padre Giona, nel 2007 era passata nelle mani del 46enne quando il fondatore decise di ritirarsi. La famiglia Ensini era particolarmente nota nel paese proprio per l’attività imprenditoriale di lunga data. Le moto non erano solo un lavoro per Fabio ma anche una passione. Che traspare chiaramente dalle foto che il 46enne pubblicava sul suo profilo Facebook.

Colpisce il new jersey con la motocicletta, 46enne di Alfonsine muore sull’Adriatica

Lo schianto mentre viaggiava verso nord poco dopo la rotatoria con la Ravegnana. Strada chiusa per ore

Un uomo di 46 anni di Alfonsine (E. F. le iniziali) è morto nel pomeriggio di oggi, 23 ottobre, per un incidente sulla statale 16 Adriatica a Ravenna. Erano circa le 17 quando il 46enne, in sella a una Ducati di grossa cilindrata, viaggiava verso nord e ha colpito il new jersey in cemento armato che divide le due carreggiate poco dopo la rotatoria di via Ravegnana. Impatto violento: la motocicletta si è fermata diverse decine di metri più avanti e anche il corpo dell’uomo ha carambolato sull’asfalto. Il personale del 118 ha potuto solo constatare il decesso. I rilievi sono stati affidati alla polizia stradale. La carreggiata è rimasta chiusa a lungo con l’ausilio di tecnici Anas.

Con marionette e burattini si alza il sipario sugli spettacoli per le famiglie

Al via domenica 24 ottobre la nuova stagione de “Le arti della Marionetta”. In scena un’Opera Buffa

Opera Buffa
Una secena dallo spettacolo “Opera buffa”

Torna a Ravenna la stagione di teatro di figura per famiglie organizzata dal Teatro Drago/Famiglia d’arte Monticelli, in convenzione con il Comune di Ravenna e con la collaborazione di molti enti pubblici e privati della città.

Quest’anno verrà proposto un ricco programma di spettacoli per grandi e piccini che andrà da ottobre ad aprile e ospiterà compagnie provenienti da tutta Italia, con prime assolute, laboratori, workshop, incontri che si svolgeranno presso alle  Artificerie Almagià e il Museo La casa delle Marionette di Ravenna. Gli spettacoli si svolgeranno da ottobre a febbraio, la domenica pomeriggio alle ore 17.

Fra le novità dell’edizione 2021, verso un sempre sensibilita sociale ed ecologica, nasce la sezione “Le arti vanno a scuola”, che unisce alcune matinèe alle compagnie presenti in cartellone. All’interno del progetto sono previsti alcuni focus dedicati ad alcuni temi come la Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia, la Giornata della Memoria, la settimana della Legalità.

La stagione verrà inaugurata domenica 24 ottobre (alle ore 17) con lo spettacolo Opera Buffa del Teatro Verde di Roma, un meraviglioso viaggio nella musica attraverso due burattinai, mimi e giocolieri che unisce il teatro d’autore all’antica arte della figura.

Il 31 ottobre ci sarà il primo appuntamento della sezione di “Almagià in Festa”, dedicato alla festa di Halloween, uno degli appuntamenti più attesi della stagione in cui i bambini potranno assistere alPentolino dall’acqua stregata, una divertentissima avventura in un mondo popolato da diavoli, maghi e streghe. Già a partire dalle ore 16 i bimbi potranno partecipare a laboratori di costruzione  di figure, trucchi e travestimenti sul tema di Halloween.

Domenica 21 novembre verrà proposto un classico dei fratelli Grimm: Hansel e Gretel nel bosco di città della compagnia veneta l’Aprisogni mentre per i più piccini (under 6) ci sarà l’appuntamento di domenica 28 novembre con Tina & Gigi, un viaggio all’interno della geometria che è una nuova produzione del Teatro del Drago.

Nel mese di novembre La casa delle Marionette ospiterà diversi laboratori per permettere ai più piccoli di imparare a scoprire e cimentarsi con il mondo della figura. Ad ogni incontro verrà affiancato un momento narrativo (a causa dei posti limitati la prenotazione è obbligatoria).

Dopo la pausa natalizia, il 6 gennaio, ci sarà il secondo appuntamento della sezione Almagià in Festa con “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte”.
Per quest’evento sarà ospite il Teatro Medico Ipnotico di Parma che presenterà lo spettacolo dal titolo Momo, il dio della burla.

Il mese di gennaio ospiterà due appuntamenti dedicati a due compagnie storiche di Ravenna che da oltre 40 anni lavorano alla diffusione dello spettacolo di animazione a a partire dalle nuove generazioni:  domenica 16 gennaio toccherà al Teatro del Drago con lo spettacolo Fagiolino asino d’oro che unisce tre diversi generi del teatro: i burattini, l’arte del cantastorie e la giocoleria e il 23 gennaio la Compagnia Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro con lo spettacolo  Leo. Uno sguardo bambino sul mondo, dedicato a Leonardo un’artista che guardava il mondo con gli occhi di un bambino.

Gli ultimi due appuntamenti della stagione saranno: domenica 13 febbraio conStorie di Kirikù,  una fiaba delle radici africane e sabato 26 con l’ultimo appuntamento di Almagià in Festa in occasione del Carnevale con lo spettacolo dal titolo Dal paese dei balocchi incentrato sulla giocoleria, la musica e il canto dal vivo.

Per ogni spettacolo ed evento della rassegna, nel rispetto delle norme anti covid, è previsto l’obbligo di green pass dai 12 anni) ed è richiseta la prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e prenotazioni tel. 392 6664211 oppure sul sito wwwteatrodeldrago.it

Petizione per un’area sgambamento cani tra le vie Suzzi e Palladio

Lista per Ravenna e Amici Animali rilanciano l’iniziativa di una cittadine residente in zona

Lista per Ravenna e Amici Animali, la lista collegata alla creazione di Alvaro Ancisi e presente alle recenti elezioni amministrative dove ha raccolto lo 0,68 (426 voti), rilanciano una raccolta firme avviata già nel settembre scorso da Annarita Montanari, residente in via Walter Suzzi, proponendo al sindaco di Ravenna un’area di sgambamento cani posta tra le vie Suzzi e Palladio (le strade che collegano direttamente viale Randi con viale Alberti).

La richiesta è di recintare una parte dell’area verde al fine di di creare un’area di sgambamento per i cani per ovviare alla mancanza di un’area di socializzazione nelle immediate vicinanze e consentire ai cani la libertà di giocare e correre liberi, senza disturbare o intimidire chi ha diffidenza o paura di loro.

La petizione è condivisa e sostenuta da Lista per Ravenna e dalla sua lista associata Amici Animali, che l’ha pubblicata il 18 ottobre sulla propria pagina Facebook. Ora viene segnalata alle altre forze politiche e alla cittadinanza perché possa raggiungere e superare ampiamente il numero di 350 sottoscrizioni, necessario perché sia presa in carico dal sindaco, discussa dal consiglio comunale e ricevere risposta. Può essere firmata presso il bar Ciao, in viale Alberti 52.

Ravenna, 61 nuovi contagi: da quattro giorni è la provincia con più casi in Regione

L’incidenza settimanale dei nuovi positivi ogni centomila abitanti è ai livelli di maggio

Tampone CovidPer il quarto giorno consecutivo la provincia di Ravenna è quella con più nuovi casi di contagio da Covid in Emilia-Romagna. Oggi, 23 ottobre, le nuove positività emerse sono 61, circa un sesto del totale regionale. Nei tre giorni precedenti erano stati 65, 67 e 74. È bene ricordare che si tratta di numeri in linea con lo scenario di questi tempi nel 2020 ma ben lontani dai circa duecento giornalieri di media della primavera 2021. Restano invariato i pazienti ricoverati in terapia intensiva nel Ravennate.

L’incidenza dei nuovi contagi ogni centomila abitanti in una settimana è arrivata a 92 nella data odierna, un numero che non si raggiungeva da maggio. Ma a quel periodo veniva ricoverate persone quotidianamente, ora non è così.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 429.421 casi di positività, 333 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.208 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,2 (in provincia di Ravenna questa percentuale è 3,3).

La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 61 nuovi casi, seguita da Bologna (59); poi Modena (45), Cesena (41), Forlì (33) e Rimini (31). Quindi il Circondario Imolese (15), Piacenza e Parma (entrambe con 14 nuovi casi), e infine Reggio Emilia e Ferrara (entrambe con 10 nuovi casi).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.001 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 405.377. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 10.493 (-671). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.185 (-662), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Si registrano tre decessi: uno a Reggio Emilia (un uomo di 82 anni), uno a Modena (una donna di 90 anni) e uno a Bologna (un uomo di 89 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.551.

Stabile il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (30, come ieri); calano quelli negli altri reparti Covid (-9, diventano 278). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri); 3 a Parma (invariato); 4 a Modena (+1); 10 a Bologna (-2); 3 a Imola (invariato); 2 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato), 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia e Ferrara (come ieri).

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