domenica
20 Luglio 2025

Rissa in pieno centro storico, due giovani feriti con una bottiglia

I fatti tra piazza del Popolo e via Paolo Costa. I carabinieri indagano sulle cause e sull’identità del gruppetto che ha dato il via al parapiglia

Rissa in centroUna rissa tra un gruppo di giovani, alcuni dei quali sarebbero minorenni, si è consumata ieri nel tardo pomeriggio di sabato in piazza del Popolo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti un gruppo di ragazzi tra piazza del Popolo e via Costa ha cominciato a discutere quando gli animi si sono accesi ed un paio di loro sono stati feriti da una bottigliata. Una lite che è accaduta nel pieno del sabato pomeriggio, quindi tra molti presenti. Oltre all’ambulanza – che ha soccorso i due giovani, ferite non gravi per loro – i carabinieri per ricostruire l’accaduto e rintracciare l’aggressore.

 

Simonini: «Ravenna tagliata fuori dal comitato per le celebrazioni di Dante 2021»

L’editore molto critico con le scelte del ministro Dario Franceschini: «Comitato schiacciato sulla filologia. Nessun ravennate tra gli esperti»

DanteNon sta andando nei migliore dei modi il percorso verso il settimo centenario dantesco che cadrà nel 2021. Le città coinvolte sono tre: Firenze, Ravenna e Verona e i rispettivi sindaci sono stati inseriti dentro il Comitato Nazionale Dantesco.  Tuttavia secondo Ivan Simonini, editore del Girasole ed esperto della questione, Ravenna di fatto è stata cancellata. «Basta scorrere l’elencoo dei 15 componenti effettivi (5 indicati dal Ministro Fedeli) capisce immediatamente che in tale Comitato il peso politico di Ravenna è di fatto azzerato», scrive Simonini.

Ci sono 12 dantisti e 3 “jolly” nel comitato. «Sui 12 dantisti, vista la loro nota competenza in materia, tanto di cappello: c’è il più importante dantista italiano vivente, Enrico Malato, e il Presidente del Comitato è Carlo Ossola, studioso di sicura qualità (può semmai stupire l’assenza dei 3 più rilevanti – Federico Sanguineti, Giorgio Inglese, Robert Hollander – autori di nuovi commenti alla Divina Commedia usciti nel terzo millennio)». Per Simonini però l punto debole è proprio la presenza dei tanti filologi. La materia – dice Simonini – «oggi  ha bisogno di aprirsi agli altri specialismi come storiografia, psicanalisi, medicina, fisica, astronomia. E pure dovrebbe aprirsi ai grandi studiosi di Dante stranieri, specie anglosassoni».

Per quanto riguarda la composizione geografica, «si ha il seguente quadro territoriale: due da Firenze, due da Pisa, due da Roma, due da Napoli, due da Bologna (per quanto il primo patavino e il secondo nuorese), uno da Potenza, uno da Modena, uno da Milano, uno da Torino. C’è poi il primo jolly (René de Ceccatty), un drammaturgo francese che tuttavia non ha ancora prodotto alcunché di significativo in materia dantesca. Se si voleva uno scrittore di teatro nel Comitato, viene spontaneo chiedersi perché non sia stato inserito Marco Martinelli da Ravenna che su Dante ha già ampiamente dimostrato di saper produrre cose egregie. E se invece si voleva osservare la prevalente linea ministeriale della filologia dantesca, Ravenna non è certo priva di accademici e dantisti di valore, sia in pensione (ad esempio il ravennate Alfredo Cottignoli) sia in attività (ad esempio Sebastiana Nobili, apprezzata dirigente della sede ravennate dell’Alma Mater e organizzatrice del bellissimo convegno internazionale su Dante della primavera scorsa)».

L’editore è critico anche sulla scelta del secondo “jolly”, Giampaolo D’Andrea, che «è un esponente del PD e più precisamente della corrente di Franceschini, che si è voluto così assicurare la presenza di un suo uomo nel Comitato Nazionale anche quando ci sarà un nuovo Governo e lui non sarà più Ministro». Una sorta di «commissario politico» mentre Gabriella Farsi, designata dalla Conferenza Unitaria Stato Regioni con l’incarico operativo di gestire i rapporti con gli enti locali, è funzionario amministrativo e dipendente del Comune di Firenze.

Simonini fa notare però che si celebra il settimo centenario della morte di Dante, non della nascita, e «quindi logica vuole che il Comune capofila sia Ravenna, come avvenne nel 1921. Questo incarico operativo spettava al Comune di Ravenna o alla Regione Emilia-Romagna. Dov’erano gli Assessori alla Cultura di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna quando il Ministro Franceschini prendeva tali decisioni?».

Per quanto riguarda i soldi, che dovrebbero coprire i quattro anni, «lo stanziamento da 1,15 milioni era già misero». Ora però c’è un’ulteriore novità: «Il finanziamento anziché spalmato sul quadriennio, sarà invece stanziato quasi tutto (un milione di euro) nel 2021, mentre per i tre anni precedenti sono previsti 50mila euro ad anno, a malapena sufficienti a pagare i rimborsi spese dei 15 componenti del Comitato, che cesserà le sue funzioni il 22 febbraio 2022, a ulteriore conferma di una visione di corto respiro per la quale tutto inizia e tutto finisce nel 2021, invece di porsi in una prospettiva di lungo periodo come Dante meriterebbe. Non si può non ricordare che per il sesto centenario del 1921, Don Giovanni Mesini cominciò a lavorare otto anni prima. Altra storia. Altri uomini, altre donne».

Ruba 26 confezioni di spray anti zanzare: arrestata una 21enne in un supermercato

La merce valeva circa 180 euro. Secondo i carabinieri era destinata al mercato nero. Sotto i vestiti aveva un body modificato per i furti

ZanzaraI carabinieri hanno arrestato una 21enne che è stata sorpresa con 26 confezioni di spray anti zanzare. Il repellente è stato rubato al Conad in corso Garibaldi. La giovane, romena e residente a Ravenna, è stata notata da uno dei responsabili del negozio mentre armameggiava con alcuni prodotti e poi si è presentata pagando solo alcune lattine di pomodori pelati. La donna è stata fermata da uno dei dipendenti che aveva notato un rigonfiamento del suo giubbotto. Nel frattempo la vigilanza aveva avvisato i carabinieri: le 26 confezioni nascoste sotto la giacca valevano in tutto 180 euro.

In caserma la donna è stata perquisita da personale femminile: sotto i vestiti indossava un body appositamente modificato per nascondere gli oggetti rubati. Sabato mattina ha patteggiato in tribunale otto mesi e cento euro di multa, con pena sospesa. Secondo i carabinieri la merce sarebbe stata rivenduta ad un mercato nero.

Domenica 13 lo sposalizio del mare: tutti gli eventi in programma a Cervia

C sono una serie di eventi dalle 10 in poi: si parte con il Trofeo dell’Anello, una gara di tiro con l’arco. Nel pomeriggio la cerimonia vera e propria

Sposalizio
Lo sposalizio del mare di Cervia

Domenica 13 maggio si entra nel clou della festa dello Sposalizio del Mare. E’ una giornata densa di avvenimenti in cui si rinnova il rito del matrimonio con il mare, del lancio dell’anello e del recupero della vera nuziale da parte dei giovani cervesi.

In attesa dell’inizio della cerimonia, nel Piazzale dei Salinari alle 10,00 viene scoccata la prima freccia del 14° Trofeo dell’Anello, la gara di tiro con l’arco per archi olimpici e nudi sulla distanza di 15 metri organizzata con la Compagnia Arcieri Cervia, che ogni anno anticipa la cerimonia dello Sposalizio e anima la mattina del giorno dell’Ascensione. Prologo alla gara vera, una mini sfida fra il sindaco di Cervia, Luca Coffari e l’Assessore alla Cultura del Comune di Monaco Julia Schönfeld-Knor.

Alle 10.30 dalla Torre San Michele partirà la passeggiata patrimoniale dedicata al mondo dei pescatori con aneddoti e storie di vita passeggiando lungo il portocanale con incontri e racconti legati al mare e alla pesca. Evento inserito nel cartellone Festival del Mare

Sul mare, alle 11.00 partirà la regata di barche storiche dedicata a Paolo Puzzarini, “La cursa di Batel”, con le barche della Mariegola delle Romagne con le vele al terzo dalle caratteristiche colorazioni realizzate con colori naturali.

Nel pomeriggio alle 15.00 in piazza Garibaldi si terrà lo spettacolo del Gruppo di sbandieratori e musici, di Borgo Durbecco ( Faenza) .

Alle 16.00 nella Cattedrale di Cervia si può assistere alla solenne liturgia, la Messa dell’Anello, celebrata dall’Arcivescovo, di Ravenna e Cervia, Lorenzo Ghizzoni durante la quale avviene lo scambio di doni del sale di Cervia e del pane della Sensia.

Al termine della liturgia parte da Piazza Garibaldi (alle ore 17) il Corteo dell’Anello, la tradizionale parata che attraversa la città dirigendosi verso il Porto Canale e accompagna l’Anello fino all’imbarco. Il Corteo, una bellissima sfilata in abiti e costumi d’epoca, autorità civili e religiose, i salinari, i panettieri, i pescatori dell’anello e circolo dei pescatori “ La Pantofla” accompagneranno la Dama dell’anello fino al porto. Una volta raggiunto il Porto Canale, il corteo delle barche storiche si avvierà verso il mare aperto unendo le marinerie antica e moderna in un abbraccio sulle acque. Poi il momento più suggestivo, con la celebrazione dell’antico rito del matrimonio con il mare, il lancio dell’anello nelle acque dell’adriatico e la sfida dei pescatori dell’anello.

Lungo il porto canale , in via Nazario Sauro angolo piazzale Aliprandi dalle ore 15.00 ci sarà lo stand di Poste Italiane che metterà l’annullo postale dedicato allo Sposalizio del Mare 2018 sulla cartolina dell’evento. Quest’anno una importante novità andrà ad accrescere il valore filatelico della manifestazione. Oltre allo speciale annullo postale, è stato realizzato un folder filatelico dedicato allo Sposalizio del Mare che include 2 cartoline con francobolli. Si potrà trovare accanto allo stand delle poste sempre dalle 15.00

I biglietti per le motonavi che seguiranno il corteo in mare sono in vendita presso gli IAT Interi € 5,00; ridotti per bambini fino a 10 anni € 3,00. Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà devoluto in beneficenza

In piazzale Aliprandi, dove lo stand dei pescatori continua a proporre i menù della tradizione marinara locale esaltati dal sale “dolce” di Cervia la festa continua con l’appuntamento della Cuccagna sull’acqua (ore 21.00) la tipica gara di abilità tra i giovani cervesi. La tradizione cervese ogni anno li vede sfidarsi in corsa lungo il palo coperto di grasso inclinato sull’acqua.

Donata un’ambulanza al 118 Romagna dalla Cooperativa Lavoratori Trasporto

Il mezzo costa 115mila euro. L’azienda che l’ha regalata è stata costituita nel 1983 con 26 soci, oggi ne conta 270 ed è diffusa in tutta Europa

AttachmentE’ stata inaugurata questa mattina, nella sede del 118 Romagna a Ravenna, una nuova autoambulanza in dotazione al servizio. Il nuovo mezzo di soccorso è stato donato dalla Cooperativa Lavoratori Trasporto Ravenna CLT, presente, questa mattina coi propri vertici, al simbolico taglio del  nastro, insieme al sindaco di Ravenna Michele De Pascale e ai vertici sanitari dell’Ausl Romagna e del 118 Romagna, diretto dal dottor Claudio Begliardi. Si aggiunge alle 45 ambulanze e alle 10 auto medicalizzate attualmente in servizio in Romagna.

L’ambulanza donata è completa di attrezzatura sanitaria ed ha un valore di oltre 115mila euro. Dimensioni di cinque metri e mezzo per due, e altezza di oltre due metri e mezzo, il mezzo è dotato di tutte le più moderne apparecchiature per facilitazione della guida nell’ottica di perseguire la massima sicurezza stradale (ad esempio con dispositivi per segnalazioni luminose e sonore d’avanguardia). Estremamente curate le misure per il confort dei pazienti e degli operatori grazie ad approcci e innovativi ad esempio per le pedane di accesso, le modalità costruttive (con limitazione massima delle giunture), la coibentazione, il riscaldamento e la ventilazione di tutti gli spazi interni e in particolare della “cella sanitaria”.

L’ambulanza dispone di tre barelle: una a cucchiaio, una spinale e, la principale, autocaricante, predisposta anche per pazienti bariatrici (fino a 280 chili), cui si aggiunge una “sedia a portantina”. Quindi monitor per rilevazione parametri e trasmissione dati all’ospedale, defibrillatore, apparecchiature e bombole per gas medicali, aspiratori, presa per termoculla, un set di attrezzi per primo intervento in caso di incidenti stradali (ascia, piede di porco e altro).

Tutte le attrezzature di bordo sono comandate da un sistema integrato per la gestione, composto da un pannello di comandi sulla plancia della cabina, un pannello comando nel vano sanitario, ed una unità accessibile dallo sportello esterno.

Il mezzo, infine, è dotato di portellone laterale realizzato in modo da consentire il taglio dei tempi di fermo macchina per riparazioni o tagliandi e i relativi costi.

La Cooperativa Lavoratori Trasporto Ravenna CLT è un’azienda leader nel settore dei trasporti nazionali e internazionali di carbon black, carboni attivi e merci varie, con un parco mezzi di oltre 500 unità. Costituita nel 1983 da 26 soci,  ad oggi è presente in vari Paesi in territorio europeo con succursali e società partecipate. Il Gruppo di Imprese occupa circa 270 persone.

Va a trovare l’amico ai domiciliari: sorpreso dall’Arma, era stato espulso

Prima ha detto di essere un cugino, poi i carabinieri hanno scoperto che aveva dato false generalità. Sarà rimpatriato

CarabinieriNel pomeriggio di giovedì i carabinieri della Stazione di Marina di Ravenna hanno effettuato una ispezione a sorpresa ad un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari. Quando sono entrati, hanno trovano un cittadino di origine tunisina, sprovvisto di documenti, che asseriva di essere un cugino dell’uomo ai domiciliari. Peccato che il “cugino” non potesse essere lì. I carabinieri hanno infatti scoperto che l’uomo aveva dato false generalità e in passato era già stato espulsione dalla nazione con divieto di ritorno.

Venerdì  al termine del processo direttissimo, con la convalida e la condanna ad un anno di reclusione con pena sospesa, il Giudice gli ha imposto il rimpatrio immediato che è stato effettuato nel tardo pomeriggio con l’accompagnamento alla frontiera.

Al Benelli il primo trofeo dedicato all’ex capitano Simone Rispoli, morto a febbraio

Scenderanno in campo quattro rappresentative:  gli amici ed ex compagni di Simone, il Sant’Alberto, il Ravenna Football Club e gli Ultras Ravenna 1994

RAVENNA 26/04/2015. RAVENNA PORTUENSE 2 1.

Il 19 maggio prossimo allo stadio Benelli il Ravenna Footbal Club e gli ultras hanno organizzato il primo trofeo dedicato all’ex capitano giallorosso Simone Rispoli, morto lo scorso febbraio. Appuntamento alle 18: scenderanno in campo quattro rappresentative:  gli amici ed ex compagni di Simone, il Sant’Alberto, il Ravenna Football Club e gli Ultras Ravenna 1994. Per tutta la serata attivo chiosco con piadina e salsiccia e birra. L’evento inizia alle 17, con il ritrovo. Fischio d’inizio alle 18. Offerta libera: il ricavato sarà devoluto alla famiglia di Rispoli.

 

Incidente sulla Reale, grave un uomo di 49 anni. Strada chiusa per i rilievi

Lo scontro è avvenuto nella mattinata di sabato 12 maggio. L’auto con il conducente è finita fuori strada

AmbulanzaUn incidente stradale  tra Alfonsine e Mezzano, sulla Reale, con un ferito grave e altri due coinvolti. Questo il bilancio dello scontro di questa mattina sulla Statale 16. Un uomo di 49 anni, di Russi, è stato trasportato in gravi condizioni dall’elicottero che è atterrato proprio sulla sede stradale. L’uomo era alla guida di una Classe B finita fuori strada dopo essersi scontrata con un Ford Transit con due persone nell’abitacolo, ferite lievemente. Sul posto per i soccorsi, oltre al 118, i vigili del fuoco. L’Adriatica è stata chiusa con viabilità deviata per consentire i soccorsi e il ripristino della sede stradale. L’incidente è avvenuto attorno alle 8.30, sul posto la polizia municipale per i rilievi.

Rubano merce sportiva e la nascondono nel passeggino con la figlia di 18 mesi

Coppia arrestata: aveva sottratto un paio di scarpe, tre di ciabatte, un costumino e uno zaino da trekking

AttachmentNascondevano la merce rubata nel passeggino della figlia. Non è però servito a salvare due coniugi marocchini dall’arresto per furto aggravato in concorso. A finire in manette sono un 49enne e un 38enne che avevano nascosto nel passeggino circa cento euro di merce. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato l’addetto alla vigilanza di Decathlon che ha notato l’uomo strappare le etichette dalle calzature, poi nascoste nel passeggino dove c’era la figlia di un anno e mezzo. La compagna faceva da palo mentre il 49enne ripeteva l’atto con uno zaino da trekking, in questo caso però messo in bella mostra forse per fare intendere che fosse di loro proprietà.

I ruoli si sono poi scambiati e l’uomo ha spinto il passeggino oltre la barriere antitaccheggio. La guardia giurata ha però fermato i due. Sono così spuntate dal passeggino, oltre a scarpe e zaino, anche tre paia di ciabatte da spiaggia e un costumino da bambina. I carabinieri hanno portato i coniugi in caserma. La donna, su disposizione del pm Cristina D’Aniello, è stata rilasciata per consentirle di accudire la bambina mentre l’uomo è rimasto in camera di sicurezza. Rimesso poi in libertà questa mattina, dopo che il giudice Cecilia Calandra ha convalidato l’arresto e concesso i termini a difesa per il processo, rinviato.

 

Cia-Conad, nuovo cda: il faentino Pelliconi confermato presidente

Terzo mandato per il contitolare del superstore La Filanda. L’assemblea ha ringraziato il consiglio uscente: tra i cinque che concludono il mandato c’è il ravennate De Lorenzi

Cda Conad 2018Il faentino Maurizio Pelliconi, 50enne contitolare del Superstore La Filanda di Faenza, è stato confermato per il terzo mandato alla presidenza di Commercianti indipendenti associati (Cia), la cooperativa di dettaglianti del sistema nazionale Conad che copre i territori di Romagna, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Veneto. Pelliconi è socio Conad dal 1986. Il vicepresidente diventa Andrea Montanari, 49 anni, titolare del Superstore Bengasi di Forlì, che già sedeva in consiglio.

La nomina del nuovo consiglio di amministrazione è stata ufficializzata dall’assemblea dei soci svolta il 10 maggio a Rimini. Sei i nuovi ingressi su sedici componenti. Tra questi anche Francesco Pugliese, 59 anni, direttore generale e amministratore delegato del Consorzio Nazionale Conad. Gli altri neoeletti sono i soci imprenditori Conad Marina Colomban, Marco Mazzoni, Denis Barichello, Vanni Zanfini e Matteo Lorenzini. Riconfermati l’amministratore delegato Luca Panzavolta, 53 anni, e i soci Zuleika Bacci, Giuseppe Bellavista, Thomas Bellucci, Enrico Gaspari, Massimo Marchionni, Maria Cristina Pianelli e Claudio Pierini. L’età media del nuovo cda è di 50 anni, si aggiunge una donna alla componente femminile.

L’assemblea ha tributato un ringraziamento al consiglio uscente, in particolare ai cinque consiglieri che hanno concluso il mandato, consentendo l’ingresso di nuovi soci: Daniele Galuzzi, Mario Dal Ben, Paolo De Lorenzi, Franco Mambelli e Stefano Zannoni.

Cia-Conad ha chiuso il bilancio 2017 con vendite al dettaglio per oltre 1,5 miliardi di euro. Il dato è stato presentato giovedì 10 maggio nel corso dell’assemblea di bilancio svolta al Palacongressi di Rimini. In un mercato della distribuzione organizzata sostanzialmente negativo, le percentuali di crescita del 2017 suscitano particolare soddisfazione: +4,35 percento sui 12 mesi precedenti in omogeneo, +6% in assoluto (cioè includendo le nuove aperture). Il patrimonio netto sale oltre i 671 milioni di euro, mentre il valore aggiunto generato (inclusi 9 milioni di imposte e tasse e 18,2 milioni di stipendi) è stato di 87 milioni di euro. Nello stesso periodo le vendite all’ingrosso ai soci sono state pari a 1 miliardo e 94 milioni di euro. Nella rete dei negozi, tra soci e addetti, sono occupate 6.451 persone, per il 65% donne. Il numero sale a 6.854 considerando anche la forza lavoro della Cooperativa e delle società di sistema (403 persone). Si conferma l’utilizzo larga­mente maggioritario di contratti a tempo indeterminato.

Processo Cagnoni, istruttoria chiusa: 112 testi in 25 udienze. Sentenza il 20 giugno

Venticinquesima udienza / In corte d’assise le ultime deposizioni. Fissato il calendario del rush finale: 12 giugno requisitoria, 14 giugno discussioni parti civili, 18 giugno arringa difensiva, 20 giugno eventuali repliche e camera di consiglio. Il noto dermatologo è accusato di uxoricidio e ha chiesto di nuovo i domiciliari: si è sempre proclamato innocente e rischia una condanna all’ergastolo

È il prossimo 20 giugno il giorno in cui la corte d’assise di Ravenna potrebbe pronunciare la sentenza del processo per l’omicidio della 39enne Giulia Ballestri, morta il 16 settembre 2016: alla sbarra il 53enne marito Matteo Cagnoni, il noto dermatologo che si è sempre proclamato innocente e ora rischia una condanna all’ergastolo qualora fossero riconosciute le aggravanti di premeditazione o crudeltà. Nella giornata odierna, 11 maggio, si è chiusa l’istruttoria dibattimentale: in tutto sono stati ascoltati 112 testimoni in 25 udienze a partire dal 10 ottobre 2017.

Il calendario prevede ora le ultime quattro tappe del rush finale: il 12 giugno la requisitoria del pubblico ministero (Cristina D’Aniello), il 14 giugno le discussioni delle parti civili (avvocati Giovanni Scudellari per la famiglia Ballestri, Enrico Baldrati per il Comune di Ravenna, Cristina Magnani per Linea Rosa, Sonia Lama per Unione donne in Italia, Antonella Monteleone per l’associazione Dalla parte dei minori), il 18 giugno l’arringa difensiva (avvocati Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti) e il 20 giugno eventuali repliche e poi camera di consiglio da cui i giudici (presidente Corrado Schiaretti, a latere Andrea Galanti e sei popolari) usciranno solamente una volta raggiunto il verdetto di primo grado.

L’udienza di oggi è servita per raccogliere le ultime tre testimonianze, deposizioni del tutto marginali nella mole complessiva di quanto già raccolto (in totale sono circa cento ore di audizioni). E una volta liquidate alcune richieste delle parti, l’imputato ha voluto fare dichiarazioni spontanee, circostanza di cui può beneficiare in qualunque momento e già accaduta in passato. Fulcro delle sue parole l’ennesima richiesta di alleggerimento della custodia cautelare: non più in carcere, dove è detenuto da circa 18 mesi, ma ai domiciliari con il braccialetto elettronico in un appartamento in centro a Ravenna preso in affitto dal fratello. Per la difesa non sussistono più esigenza cautelari così gravi da giustificare la detenzione in cella: non il pericolo di reiterazione del reato «perché non è poligamo», non il pericolo di fuga «perché il braccialetto elettronico lo impedisce», non il rischio di inquinamento probatorio «perché l’istruttoria è chiusa». Parere negativo alla richiesta è arrivato dal pm che ritiene vada valutata la gravità dell’accusa (omicidio volontario pluriaggravato) che prevede in astratto anche l’ergastolo: «Ma soprattutto non è accettabile tollerare che la vittima venga ridotta ancora una volta al solo ruolo di coniuge e quindi l’imputato non potrebbe uccidere altre mogli: Giulia era una persona e di questo stiamo parlando, dell’omicidio di una persona». Dopo il parere negativo del sostituto procuratore, l’imputato a chiesto nuovamente la parola: ha fatto in tempo solo a dire che «le parole del pubblico ministero sono un’istigazione al suicidio» prima che il presidente della corte lo interrompesse perché non consentite repliche sul fatto. Entro cinque giorni la corte scioglierà la riserva.

L’ultima udienza della fase istruttoria ha riservato anche un piccolo colpo di scena che segna un punto a favore della strategia dell’avvocato Scudellari. È stata infatti accolta la sua richiesta di escludere dal fascicolo del dibattimento il lavoro di sperimentazione svolto dal consulente tecnico di parte della difesa, l’ingegnere informativo Donato Eugenio Caccavella, che aveva cercato di confutare le accuse realizzando delle simulazioni video di quanto filmato da varie telecamere di sorveglianze per arrivare a dire che non fossero sufficienti per sostenere la tesi accusatoria. La corte ha ritenuto che quel lavoro andasse fatto in regime dibattimentale e quindi non ha ammesso il materiale.

Trovata bomba a mano in via Castel Raniero: risale alla Seconda guerra mondiale

Ordigno già fatto brillare in una cava. Si indaga per risalire all’uomo che si ritiene abbia abbandonato la granata

Bomba A Mano 2Una bomba a mano della Seconda guerra mondiale è stata trova in via Castel Raniero, nel Faentino. La polizia è subito stata avvertita. L’ordigno è la classica granata ad ananas, di tipo Mk1, munita di sicura e in buono stato di conservazione. La bomba era sull’argine l’argine del fosso di scolo delle acque piovane che si trova fra la sede stradale ed una siepe di confine di una proprietà privata.

L’ordigno è stato recuperato dagli artificieri, di stanza all’aeroporto di Bologna, e fatto brillare in sicurezza all’interno di una cava di Castel San Pietro Terme. Sono in corso le indagini, da parte del Commissariato di Faenza, per individuare la persona che ha abbandonato l’ordigno.

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