Mostra il seno al prete: «Sono malata?» Il don tocca, lei lo ricatta e va a processo

Una 36enne e il marito accusati di estorsione: tra le minacce anche filmati osè che non esistono. Il parroco ha pagato almeno 5.300 euro

Si scopre il seno e invita l’uomo che ha davanti a toccarlo perché possa verificare che non abbia una malattia grave come teme. L’uomo appoggia la mano e non avverte problemi anche perché, dirà poi, non ha competenze. Infatti l’uomo è un anziano parroco del Ravennate. Quel maldestro consulto, avvenuto la scorsa primavera in parrocchia, è l’inizio di una storia che ora vede il rinvio a giudizio per la donna e il marito accusati di estorsione continuata in concorso: in meno di un anno si sarebbero fatti consegnare almeno 5.300 euro dal prete minacciando promettendo anche la diffusione di filmati che in realtà non esistono. Lei è una triestina di 36 anni, lui è un romano 40enne: entrambi senza fissa dimora ma ufficialmente residenti a Rimini.

La storia emerge dalle colonne del quotidiano La Voce di Romagna oggi in edicola. Il primo incontro fra la donna e il prelato avviene con la richiesta di tremila euro come aiuto per cavarsi da certe situazioni. Il don temporeggia, le chiede i documenti, poi sborsa senza che lei lo ricatti. Cosa che accadrà invece a distanza di qualche tempo: vuole altro denaro per non raccontare l’episodio del seno e altre presunte molestie. Addirittura il marito si presenta in canonica per fare pressioni arrivando a dire di non temere nemmeno i carabinieri. Poi arrivano telefonate e sms dai toni pesanti e così a fine luglio, anche grazie al consiglio di un amico avvocato, il prete si presenta dai carabinieri. La coppia viene fermata: ammettono di aver ottenuto soldi ma concessi spontaneamente in cambio di prestazioni sessuali. Il gip non li ritiene attendibili.

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