Biennale Mosaico, il Comune fa il primo bilancio: 40mila presenze alle mostre

Conclusa la sesta edizione (ma alcune esposizioni resteranno visitabili fino a gennaio): Palazzo Merlato conteggia altre 150mila persone che hanno visitato siti culturali non specificatamente dedicati alla kermesse ma che ospitavano opere e iniziative collegate

Mostra Chuck Close Lou ReedSono stati circa 40mila i biglietti staccati dalle mostre d’arte della Biennale di Mosaico contemporaneo a Ravenna dal 6 ottobre al 24 novembre. Nel dettaglio: 17mila presenze alle mostre del Mar (che proseguono fino al 12 gennaio), diecimila a quelle di Palazzo Rasponi e 13mila ai Chiostri francescani. I dati sono stati diffusi stamani, 5 dicembre, dal Comune. Che invita a tenere in considerazione anche il pubblico che durante la Biennale ha potuto ammirare le mostre e le installazioni presenti nei luoghi d’arte e di cultura coinvolti ma non specificatamente dedicati solo alla Biennale: siti Unesco, Biblioteca Classense, il Museo Nazionale, il Museo Arcivescovile, la Domus dei Tappeti di Pietra, il Museo Classis con l’unica mostra di mosaico antico, scuole e istituti di formazione. Palazzo Merlato ha conteggiato i visitatori di vari siti nello stesso periodo della kermesse e quindi stima che circa altre 150mila persone possano aver fruito delle opere. Per il conteggio complessivo mancano ancora i numeri relativi ai siti della Curia. Maurizio Tarantino, direttore del Mar, parla di numeri in crescita rispetto all’edizione 2017.

La sesta edizione di Ravenna Mosaico ha coinvolto 52 siti, tra cui monumenti Unesco, musei, istituzioni pubbliche, scuole, spazi privati e gallerie d’arte hanno ospitato mostre, installazioni, site specific, e conferenze. L’intera città per circa due mesi è stata protagonista della scena del mosaico contemporaneo attirando artisti e studiosi provenienti da 22 nazioni differenti: più di 170 artisti coinvolti (di cui 45 stranieri) in ben oltre 40 progetti espositivi, 14 conferenze e convegni. La Biennale ha riservato appuntamenti anche a migliaia di bambini con il Brick Festival, tante attività e i laboratori del Mar e di Tamo e con l’Associazione Dis-ordinecon il progetto Una Carampana per la Scuola Primaria Garibaldi.

L’assessora alla Cultura Elsa Signorino e il direttore del Mar Maurizio Tarantino giudicano scelta vincente quella di aver avviato con anticipo la comunicazione della Biennale dalla primavera: «Potenziata ed estesa, oltre che a tutta la Regione, anche a Perugia, San Marino, Venezia e Milano. Inoltre dal 21 settembre al 21 ottobre 2019, il Red City Bus di Bologna, autobus che porta i turisti alla scoperta dei segreti del capoluogo emiliano, è stato personalizzato con l’immagine coordinata della Biennale».

Chuck Close MosaicsAltra novità che secondo gli organizzatori ha migliorato l’apprezzamento dei visitatori è la pubblicazione del Catalogo generale in occasione dell’inaugurazione il 5 di ottobre (in passato usciva solamene come consuntivo l’anno successivo). «Essendo anche una guida degli eventi ha riscosso un notevole successo di vendite e ha permesso al pubblico, insieme alla ormai classica cartina, di fruire in modo più approfondito le mostre e gli eventi».

Alcune delle mostre realizzate in occasione di Ravenna Mosaico potranno essere vistate oltre la data di conclusione della Biennale: le mostre del MAR Chuck Close. Mosaics, curata da Daniele Torcellini e Riccardo Zangelmi Forever Young, curata da Davide Caroli, e l’installazione Vanitas curata da Giorgia Salerno dell’opera Tete de Mort I di Niki de Saint Phalle proseguono fino al 12 gennaio. La mostra curata da Giuseppe Sassatelli Tessere di mare. Dal mosaico antico alla copia moderna presso il Museo Classis Ravenna prosegue fino al 6 gennaio 2020. Al Castello Estense e a Torre Abate di Mesola continua Felice Nittolo Terre d’Acqua curata da Maria Rita Bentini fino al 12 gennaio. Presso Caffè Corte Cavour La Magia del MUSAico Vivente di Silvia Colizzi è visitabile fino al 31 dicembre.

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