I fatti sono avvenuti a Ravenna nel 2012 e 2013. A processo per truffa
I fatti risalgono agli anni 2012 e 2013. Le sedute dell’erborista-stregone avvenivano nel soppalco del suo negozio, ma spesso dava anche “compiti a casa”, chiedendo ai clienti di posizionare negli angoli delle stanze specchi, candele, e pietre magiche, che si faceva pagare. Una donna gli avrebbe dato 30mila euro per acquistare alcuni ciondoli e una sorta di bacchetta magica. Nella “rete” finirono anche la figlia della cliente e il fidanzato: diceva loro di aver avuto visioni di stregoni potenti che avevano fatto fatture. (Ansa.it)