Finto appalto di lavoro allo scopo di eludere i contributi: il caso scoperto dall’ispettorato del lavoro
Di fatto un contratto di finto appalto che serviva solo a somministrare manodopera e ad eludere i contributi. L’impresa contraente reclutava il personale che veniva inviato, con mansioni di operatore socio sanitario, nella casa di riposo e per alcuni lavoratori non venivano nemmeno fatte le assunzioni.
Dalle verifiche è emerso che l’impresa adibiva i lavoratori in turni di 48/72 ore continuative anche di notte, violando le norme che regolano il rispetto del riposo giornaliero e settimanale, omettendo altresì la necessaria sorveglianza sanitaria sulle visite mediche, i lavoratori così adibiti venivano esposti a rischi per la salute e sicurezza. Il meccanismo, che è stato scoperto dagli ispettori, consentiva alle imprese non solo di eludere la contribuzione obbligatoria, ma anche le norme sulla salute e sicurezza.Alla ditta utilizzatrice sono state comminate sanzioni amministrative per un importo totale di 48.786,55 euro, contestate ammende pari a 12.059,25 euro, e sono stati recuperati contributi pari a 45.257,31 euro, mentre alla ditta somministratrice sono state comminate sanzioni amministrative per un importo di 9.949,55 ero, contestate ammende pari a 1.705,00 euro. I trasgressori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Ravenna.