Multe a partire da 5mila euro per i “furbetti”
Selezionando i nominativi segnalati dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie di Roma e sulla base degli elenchi forniti dalla stessa Ausl Romagna, le Fiamme Gialle ravennati hanno proceduto a effettuare controlli a campione per verificare se l’esenzione goduta dai fruitori delle prestazioni sanitarie fosse giustificata sulla base della loro posizione reddituale.
La bontà dell’analisi compiuta è testimoniata dall’alta percentuale di irregolarità riscontrate sul campione selezionato, atteso che oltre l’80 percento dei controlli, ossia 24 su 29, si è chiuso con contestazioni.
In particolare sono state accertate sostanzialmente due diverse tipologie di dichiarazioni false presentate in sede di istanza tesa all’ottenimento dell’agevolazione: aver dichiarato di trovarsi in uno stato di disoccupazione o di aver conseguito redditi minori rispetto al dato reale per rientrare nella soglia massima prevista per ottenere il beneficio.
Ai 24 soggetti che hanno attestato il falso (8 di Ravenna, 7 di Faenza, 6 di Lugo e 5 di Cervia) è stata quindi contestata la violazione amministrativa di indebita percezione di erogazioni pubbliche che prevede una sanzione amministrativa da 5.164 a 25.822 euro, nel limite massimo del triplo dell’importo indebitamente conseguito.
È stata informata anche la competente Ausl per il recupero dei ticket indebitamente non pagati.