La prefettura riassume l’attività svolta in giugno con centinaia di persone identificate e controlli in sei locali dove sono stati trovati lavoratori in nero
«Con il concorso delle risorse aggiuntive – si legge nel testo – saranno rafforzati i servizi di controllo del territorio finalizzati al rispetto delle misure di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica e a fronteggiare il fenomeno della movida e i suoi molteplici riflessi sulla sicurezza pubblica e trasversalmente sull’economia locale di un territorio da sempre una delle mete turistico-balneari più rinomate dell’intera riviera romagnola».
In attesa dei rinforzi, sono stati predisposti nella località di Milano Marittima servizi straordinari di controllo del territorio con l’impiego di equipaggi della questura, dei carabinieri e della guardia di finanza, coadiuvati dalla polizia locale di Cervia e supportate dalla polizia locale di Ravenna in forza del recente patto di collaborazione per la sicurezza urbana sottoscritto dai sindaci dei due Comuni.
Nel mese di giugno, fa sapere sempre la prefettura, sono state identificate centinaia di persone e applicate numerose sanzioni amministrative per violazione delle prescrizioni contenute nelle ordinanze“antidegrado”, delle misure anticovid, per guida in stato di ebbrezza e detenzione e consumo di sostanze stupefacenti. Denunciati i principali responsabili degli episodi di intemperanza verificatisi nelle scorse settimane con alcuni arresti. I controlli hanno interessato anche i locali pubblici di Milano Marittima sottoposti ispezioni. Sono state effettuate verifiche in sei esercizi commerciali di intrattenimento e ristorazione sulla regolarità dei lavoratori presenti, identificando e intervistando circa 90 dipendenti, di cui alcuni risultati irregolari, con la conseguente sospensione di una attività imprenditoriale da parte dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Ravenna. Analoghi provvedimenti di sospensione di attività commerciali sono stati adottati dalla questura per inosservanza delle misure anticovid.