Appuntamento il 30 aprile sotto i portici di via Sant’Agata intorno ai versi rievocati dal volume “Vivi nella parola”, con gli autori e Piero Mazzucca
Il tema della morte, molto spesso descritto nella vasta produzione italiana e straniera, rappresenta un topos letterario di sicuro impatto. Nell’antologia Vivi nella parola, lo si è voluto affrontare in maniera particolare, partendo da un ricco corredo fotografico inerente le tombe dei poeti romagnoli ed evidenziando come questi scrittori abbiano saputo trattare il tema del passaggio. La ratio dell’opera, quindi, segue una linea che prende in considerazione alcuni versi e frammenti, li analizza e contestualizza nella poetica di riferimento e li esamina con note critiche. Si è pensato di proporre non le poesie complete, in quanto già fruibili in altri testi, ma di offrire al lettore spunti e idee da cui partire per approfondire gli autori e per stimolarne la visita dei sepolcri. L’antologia affronta sia la produzione in vernacolo che quella in lingua e comprende quei poeti della nostra terra considerati più significativi tanto dalla critica quanto dai curatori stessi. Con questo lavoro, quindi, si è cercato di organizzare un viaggio ideale che, partendo dalla fotografia delle tombe, porti a conoscere il pensiero e le relative inquietudini di questi scrittori sulla morte, percorrendo, con delicatezza e rispetto, i sentieri metrici e semantici insiti nelle loro poesie.
Ingresso libero.