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Unioni dei Comuni, Bassa Romagna ai vertici in regione per funzioni conferite

Seminario a Bologna sullo stato di salute degli enti di secondo livello in base al piano di riordino territoriale

Secondo la classificazione regionale dell’Emilia-Romagna l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna è al primo posto per il numero di funzioni conferite e livelli di programmazione strategica e organizzativa, rientrando tra le cosiddette unioni mature. È una circostanza emersa ieri, 14 marzo, al seminario organizzato dall’assessorato al Bilancio della Regione per fare il punto sullo stato di salute delle Unioni emiliano-romagnole in base ai dati rilevati rispetto al bando del Piano di Riordino Territoriale 2018 e ai risultati raggiunti in termini di servizi a famiglie e imprese presentati dalle stesse Unioni.

Il direttore generale dell’Unione della Bassa Romagna Marco Mordenti e la dirigente del servizio di Promozione territoriale Nadia Carboni hanno illustrato i principali risultati realizzati nei cinque anni di mandato, mettendo in luce i progetti e i processi più innovativi sviluppati nel territorio. Dopo gli interventi di Anpi, Uncem e Anci, l’assessora regionale Emma Petitti ha chiuso i lavori, evidenziando la necessità sia di premiare le unioni più efficienti, che di sostenere con percorsi di sviluppo personalizzati  le  unioni maggiormente in difficoltà.