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In palio fino a 48mila euro per le cooperative romagnole nate dopo il 2021

Torna il bando di Coopstartup: iscrizioni fino al 31 marzo

Vincitori delle passate edizioni

Dall’intelligenza artificiale alla blockchain, dai progetti di integrazione delle comunità alla gestione di spazi teatrali, fino alle tecnologie avanzate applicate ai giochi da tavolo: sono solo alcune delle idee innovative che si sono aggiudicate l’ultima edizione di Coopstartup Romagna, il bando per la promozione di cooperative nel territorio di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini promosso da Legacoop Romagna, Coop Alleanza 3.0 e Coopfond.

Dal 15 gennaio sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione, la quinta. In palio ci sono fino a 48mila euro di contributi a fondo perduto da suddividere tra 4 gruppi vincitori, oltre a numerosi servizi gratuiti (per iscrizioni e informazioni: www.coopstartup.it/romagna – tel. 342 8166903, anche Whatsapp).

Nelle prime quattro edizioni Coopstartup ha distribuito circa 200mila euro per la costituzione di nuove cooperative in Romagna. A ciò va aggiunto il valore dei numerosi servizi gratuiti offerti alle startup fuoriuscite dal progetto: l’accompagnamento alla costituzione in cooperativa da parte di Legacoop Romagna, l’iscrizione associativa per un anno, dodici mesi di servizi di consulenza e gestione di Federcoop Romagna, consulenze e prodotti specifici offerti da Assicoop Romagna, Bper Banca e Coopfond.

Come partecipare a Coopstartup Romagna
Possono iscriversi a Coopstartup Romagna gruppi di almeno 3 persone e cooperative costituite dopo il primo gennaio 2021 con sede legale o operativa in Romagna. Non ci sono limiti di età. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 marzo.

Tutti i partecipanti ricevono una formazione gratuita a distanza sulle startup e l’avvio di impresa. I 15 finalisti entrano a far parte di un percorso di tutoraggio in cui vengono affiancati dagli esperti di Legacoop e Federcoop Romagna per la messa a punto dei progetti di impresa e la stesura dei business plan. A dicembre verranno premiati i vincitori.

Le idee possono riguardare tutti gli ambiti settoriali e merceologici, in particolare quelli considerati dall’agenda 2030 dell’Onu.