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Azione e Italia Viva con il Pri: alla Camera una candidata che ha lasciato l’Edera

All’uninominale a Ravenna il terzo polo schiera Chiara Francesconi, consigliera comunale in contrasto con i vertici repubblicani locali che è passata con Calenda prima del patto tra i partiti

Le candidate del terzo polo nei due collegi uninominali (a sinistra Sylvia Kranz, a destra Chiara Francesconi) con il coordinatore provinciale a Ravenna di Azione, Filippo Govoni

Seguendo le peripezie nazionali, anche sul territorio è nato ovviamente il cosiddetto terzo polo composto da Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi e che qui conta anche l’adesione del Pri. Fatto questo piuttosto non scontato visto che a luglio l’ex capogruppo dell’Edera Chiara Francesconi aveva annunciato di abbandonare il partito (che allora si pensava potesse entrare in una lista con Luigi di Maio) per andare proprio con Azione, che all’epoca sembrava dover essere alleata al Pd e correre con Più Europa. Oggi invece il terzo polo rischia di essere la spina nel fianco (destro) dei democratici e Chiara Francesconi è la candidata all’uninominale per la Camera della nuova formazione.

Se questo porterà più o meno voti del Pri locale al simbolo resta da vedere, visti i duri contrasti della consigliera con la dirigenza del partito locale. Misteri e bizzarrie della politica locale a cui si aggiunge anche il fatto che il terzo polo (così come i grillini, del resto) è a livello locale nella coalizione che sostiene i vari sindaci del territorio, mentre ora dovrà necessariamente fare una campagna che prenda le distanze dal Pd.

All’uninominale alla Camera questo aspetto sarà particolarmente evidente visto che a sfidarsi saranno due donne che siedono nello stesso consiglio comunale, quello di Ravenna, da alleate e qui si trovano avversarie (Bakkali e Francesconi). Una donna ravennate, precisamente di Conselice, è anche candidata all’uninominale al Senato, si tratta di Sylvia Kranz (presente anche in ultima posizione al proporzionale). Per quanto riguarda gli altri nomi alla Camera troviamo Matteo Richetti, Emma Fattorini, docente universitaria nata a Cervia e da tempo residente a Roma, Luca Ferrini e Alessandra Cusumani.

Al Senato invece capolista è lo stesso Carlo Calenda seguito da Lisa Noja. Il terzo posto, inizialmente lasciato per l’ex sindaco di Parma ed ex grillino Federico Pizzarotti, è rimasto vuoto, dopo che quest’ultimo, in polemica con i dirigenti che hanno definito le candidature, ha deciso di non correre. A sorpresa, non è candidato nemmeno l’ex parlamentare renziano Marco di Maio, di Forlì. Per Renzi e Calenda sarà una prima volta al voto con il loro simbolo da queste parti, i loro esponenti infatti nelle ultime tornate elettorali locali si sono sempre presentati in liste civiche o, nel caso delle Regionali, nella cosiddetta lista del Presidente.

Calenda in particolare fu candidato qui alle scorse Europee come capolista del Pd, poco prima di fondare il suo partito in polemica con i democratici che avevano deciso di stringere un patto di governo con l’M5s. Tra i messaggi elettorali che il terzo polo sostiene con più forza c’è la forte continuità con il governo di Mario Draghi e la sua cosiddetta “agenda”.