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    Categoria: politica

Gli obiettivi del centrodestra secondo Fdi: tenere Brisighella e prendere Cervia

Gli esponenti locali del partito di Giorgia Meloni hanno fatto il punto della campagna elettorale a due settimane dal voto. Anche Lugo e Solarolo vengono considerati contendibili

«Portare la Romagna in Europa e l’Europa in Romagna», con questo slogan il comitato di Fratelli d’Italia apre l’incontro con la stampa a Ravenna oggi, 23 maggio, sulle imminenti elezioni europee (8 e 9 giugno), con la partecipazione del candidato di lista Stefano Cavedagna e del viceministro Galeazzo Bignami. Al tavolo con loro Roberto Petri (dirigente del partito in Romagna) e Alberto Ferrero, coordinatore provinciale.

Cavedagna, di origini faentine, è in corsa come primo rappresentante della destra romagnola a Bruxelles e Strasburgo. Laureato in relazioni internazionali e portavoce nazionale dei giovani di Fratelli d’Italia chiede all’Europa un riconoscimento delle esigenze e delle particolarità della Regione e uno stop su temi quali la Bolkestein e le normative green, come green deal o la direttiva “case verdi”, definite «follie ecologiste che tagliano le gambe alla tradizione agricola romagnola e pesano economicamente sulle spalle dei cittadini».

Attenzione rivolta anche alle amministrative in provincia: «Non ci facciamo illusioni, puntiamo su due grandi obiettivi: la riconferma della giunta comunale di destra a Brisighella e la vittoria del candidato di centro destra nell’importante comune di Cervia», commenta Ferrero, definendo l’ipotesi della vittoria nel cervese (storicamente schierato a sinistra) come «una doppia sconfitta per il sindaco De Pascale, considerato il legame con la cittadina». Ferrero si mostra possibilista anche su un cambio di tendenza nei comuni di Lugo e Solarolo. Il sindaco di quest’ultima città è stato paragonato a «uno Schettino in fuga dalla nave a seguito degli allagamenti».

Il viceministro Bignami ha avuto modo di parlare a lungo dell’alluvione, tra rimborsi e fragilità del territorio, recriminando a Bonaccini una «fuga in Europa» sulle spalle della Regione danneggiata. Su aiuti e rimborsi, la garanzia che da parte del governo Meloni i fondi per l’emergenza non mancheranno, e i blocchi dei risarcimenti sono principalmente frutto di incapacità gestionali a livello regionale e comunale. Sui beni mobili, Bignami propone un provvedimento ancora in via d’approvazione che prevede l’erogazione di rimborsi forfettari non inferiori a 5mila euro (e cifre superiori per le cucine) da sommarsi ai risarcimenti già ottenuti nei mesi passati.