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    Categoria: società

Trovati con un quintale di pesce pescato con scariche elettriche: due denunciati

Controlli notturni della Forestale nelle valli adiacenti al Parco del Delta. Usavano tre batterie da veicoli e un’asta con un cavo

Con un cavo elettrico collegavano tre batterie a 12 volt da veicolo a un’asta e stordivano i pesci rilasciando scariche elettriche. Era la loro tecnica di pesca nelle valli adiacenti al parco del Delta del Po. A mettere nei guai due romeni sono state le notevoli echimosi notate dagli uomini del corpo forestale dello Stato sul quintale di pesce (Siluri, Carpe, Cefali, Carassi, Lucioperca) che i due trasportavano in un furgone di notte allontanandosi dalla valle. Sono state così immediatamente elevate alcune sanzioni amministrative per violazione delle normative relative all’applicazione dei sistemi o delle procedure inerenti ai requisiti generali in materia di igiene sul trasporto di prodotti alimentari. E una volta avuta la conferma dall’istituto zooprofilattico (le lesioni visibili sul pescato, in particolare le emorragie diffuse, sono da ricondursi a sovrastimolazione da corrente elettrica) le due persone sono state denunciate per violazione delle disposizioni del testo unico delle leggi sulla pesca.

A bordo del furgone il personale della Forestale dei comandi di Ravenna, Bagnacavallo e Casalborsetti ha trovato anche 800 metri di reti da pesca. Il controllo è scattato quando ci si è accorti che il mezzo si stava allontanando dal punto in cui aveva appena attraccato una piccola imbarcazione che aveva attraversato le acque della valle.

Giovanni Naccarato, comandante provinciale del corpo forestale, ha dichiarato: “Le nostre azioni hanno lo scopo di salvaguardare l’ambiente da ogni tipo di abuso. Esprimo, quindi, soddisfazione per il risultato raggiunto anche grazie all’impegno e all’alta professionalità del personale impiegato nei servizi programmati per il rispetto delle leggi e dell’ambiente».