Commando in azione a volto coperto verso l’orario di chiusura Spaccano i vetri con una mazza e fuggono: bottino ridotto
Al momento del colpo nella gioielleria erano presenti due commesse, rimaste illese anche se sotto shock. Il negozio si trova a pochi passi dall’ingresso laterale e da lì è entrato e uscito il commando. Uno dei quattro uomini, come testimoniano le riprese delle telecamere del circuito di videosorveglianza, è rimasto in piedi al centro del corridoio occupandosi di lanciare le due bottiglie mentre gli altri tre hanno sfondato a colpi di mazza le vetrine dei banconi con i gioielli esposti e hanno poi arraffato quanto più possibile fuggendo immediatamente dopo.
Il lancio delle bottiglie, in particoalre la seconda, ha sprigionato una fiammata e il fumo conseguente aveva fatto circolare la notizia infondata che si fosse trattato di un’esplosione, circostanza invece smentita dalle autorità. Non ci sono feriti. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri che stanno svolgendo i rilievi mentre il territorio circostante viene battuto dalle pattuglie alla ricerca di un veicolo probabilmente usato dai malviventi per allontanarsi e poi abbandonato.
Meno di due mesi fa, il 24 agosto, un’altra gioielleria era stata colpita dentro l’Esp con modalità simili. In quel caso il commando agì di notte sfondando la vetrata e ripulendo le vetrinette della Sì Anelli (vedi articoli correlati).