Rapinata una 73enne costretta ad aprire la cassaforte sotto minaccia Non è escluso che si tratti di un tentativo di truffa degenerato
C’è un dettaglio, nella descrizione dell’uomo data dalla vittima, che apre una pista diversa da quella della rapina: l’aggressore pare indossasse un giubbotto catarifrangente, un abbigliamento fin troppo appariscente per chi ha in mente di fare una rapina e poi dileguarsi. Per questo l’ipotesi al vaglio dei carabinieri è che si possa trattare di qualcosa cominciato come il classico tentativo di truffa a un anziano e poi degenerato in rapina per qualche motivo non ancora chiaro.
La donna non vive sola nella casa non molto distante dalla stazione ferroviaria ma al momento dell’aggressione era sola in casa. Un vicino ha visto un’auto allontanarsi ma non ha saputo fornire elementi utili alle indagini. Le uniche telecamere in zona sono quelle verso la stazione che verranno controllate alla ricerca di possibili indizi.