La segnalazione del comitato cittadino, che chiede la bonifica
«Guardando bene – si legge in una nota della presidente Cinzia Pasi – si scorgono divani, pneumatici, sedili di automezzi, una scialuppa, pallet, bidoni deteriorati contenenti chissà che cosa, taniche con liquido all’interno, macerie, elettrodomestici, mobili da ufficio e strutture plastiche che sembrano cruscotti. Per quanto ci è dato sapere l’area totale di circa 2.000 metri quadrati è di proprietà del Comune di Ravenna che aveva ceduto il diritto di superficie del capannone ad una azienda che costruiva natanti. Dopo la grande nevicata del 2012, parte del capannone e del suo tetto ricoperto in eternit era crollato imponendo così l’abbattimento della parte della costruzione destinata a laboratorio e lo smaltimento della copertura, avvenuta solo parecchio tempo dopo. Quest’area risulta in vendita su tanti siti del settore immobiliare. Vista la stretta vicinanza ad abitazioni, a tutela anche della salubrità del luogo, si rende inderogabile la bonifica di questo sito ed il corretto smaltimento dei materiali lì depositati».