Dal Piacentino arriva una nuova speranza per i pazienti
L’idea, spiega la Ausl di Piacenza, nasce dall’intuizione del primario di chirurgia plastica, Marco Stabile, che aveva già utilizzato l’eparina nella cura dei grandi ustionati. La terapia sfrutta da un lato il potere antiinfiammatorio dell’eparina e, dall’altro, la sua capacità anticoagulante. Elemento, quest’ultimo, che previene una delle maggiori complicanze osservate nei pazienti Covid positivi: la trombosi diffusa.
Il trend positivo osservato sugli indici di infiammazione, spiega la Ausl, «conferma l’utilità dell’impiego in questa patologia».
«Penso che ogni trattamento farmacologico sperimentale in corso debba essere tempestivamente valutato dall’Aifa e successivamente validato dal comitato scientifico o dalla struttura commissariale, per poterne estendere il più possibile gli incoraggianti risultati documentati”» commenta Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna.