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La Uisp chiede ai piccoli scacchisti un disegno sul progetto fatto a scuola

La realtà di promozione sportiva ha portato torri e alfieri nelle scuole elementari e ora per mantenere i rapporti fra i partecipanti lancia un’idea sul proprio sito

In questo momento così particolare con le scuole chiuse dal 23 febbraio e l’obbligo di restare a casa per non diffondere il coronavirus, la Uisp Ravenna-Lugo sta cercando di mantenere un legame con i bambini del progetto scacchi che da 15 anni coinvolge le primarie del comune di Ravenna.

È nata l’idea di aprire una pagina dedicata sul sito web della Uisp, «uno spazio nel quale – spiega Alberto Piergiacomi, referente della Uisp territoriale per il progetto scacchi – i ragazzi diventino protagonisti, salgano loro in cattedra e ci insegnino qualcosa. Abbiamo chiesto che ci raccontino qualcosa del progetto scacchi, attraverso un disegno o un breve scritto che noi stiamo provvedendo a pubblicare in un’apposita galleria di immagini. Ci siamo rivolti alle classi e alle scuole che quest’anno hanno già frequentato i corsi perché ci sembravano quelle più adatte, ma essendo questo uno spazio che vogliamo considerare aperto, ed al quale non vogliamo porre limiti, tutti i ragazzi che hanno partecipato ai corsi negli anni passati e vogliono inviarci un loro contributo potranno farlo. Stesso discorso per chi attendeva di poter partecipare al corso e che evidentemente dovrà aspettare ancora un po’».

Il progetto degli scacchi nelle scuole punta ad avvicinare i piccoli, indicativamente dagli 8 agli 11 anni e dunque delle classi Terze, Quarte e Quinte ad uno dei giochi più antichi ed affascinanti che mette alla prova ingegno e strategia, «elementi fondamentali per la crescita non solo fisica, ma anche mentale, dei bambini».

Ora che tutto è fermo ci si inventa qualcos’altro per «conservare un contatto umano con i nostri allievi, per sentirci tutti meno soli, per sottolineare che anche fermi in casa possiamo proporre qualcosa di interessante».

Piergiacomi infine ringrazia tutte le maestre che in questi anni «ci hanno supportato sempre con grande entusiasmo e i dirigenti scolastici che hanno avallato il nostro progetto, oltre a Fabrizio Mordenti, l’istruttore che ha seguito quasi tutte le classi, e Antonio Mellini che ha coordinato il progetto con me».