Il premier Conte lo ha confermato duranta la videoconferenza con Regioni, Anci e Upi
«Al momento non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati ottenuti», ha spiegato il premier Conte durante la videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sottolineando che l’apertura a fine aprile avrebbe rappresentato un incentivo al movimento dei cittadini visti i due ponti in arrivo, il 25 aprile e il 1 maggio.
Due week end, come quello di Pasqua, che già da giorni sia il Comitato tecnico-scientifico sia il Viminale avevano indicato come a rischio ‘esodo’ nel caso in cui si fossero concesse delle aperture. Ed infatti la circolare del Viminale per intensificare i controlli nelle festività pasquali verrà replicata anche per i due ponti. «È del tutto evidente – scrive il capo di gabinetto del ministro Matteo Piantedosi – che, nell’attuale contesto non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico» e dunque è necessario «dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo» sia all’interno dei comuni sia tra località diverse, «compreso il divieto di recarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze». (Ansa.it)