Lo annuncia il commissario regionale Venturi: «Ma non possiamo affidarci solo a una sensazione»
«Non c’è volontà di dire se questa terapia serve o no, tutti ci auguriamo che venga trovata una cura definitiva, ma altre volte ci sono stati farmaci miracolosi, come per quello che veniva dal Giappone, e poi non se n’è più parlato», ha sottolineato il commissario regionale.
«Dobbiamo convincerci che nel momento in cui troviamo una cura definitiva diventerebbe patrimonio di tutti, ma non possiamo affidarci solo ad una sensazione, serve una prova scientifica. Anche quando troveremo il vaccino – ha concluso Venturi -, prima sarà sottoposto alle categorie a rischio, non ci saranno subito 7 miliardi di dosi». (Ansa.it)