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«Con nuovi focolai si potranno fare chiusure mirate, non più lockdown generalizzato»

L’ex commissario per l’emergenza Covid Sergio Venturi: «A Ravenna forse pochi contagi anche per il passato non proprio salubre…»

Sergio Venturi durante la premiazione di Federcoop

«Se dovessero presentarsi nuovi focolai del virus saremo in condizioni di intervenire in maniera mirata per limitare la diffusione del contagio con chiusure circoscritte e non generali come è stato all’inizio della pandemia».

Sergio Venturi non è più il commissario all’emergenza Covid19 per l’Emilia-Romagna ma l’esperienza sul campo gli permette di inquadrare cosa ci può aspettare nel futuro.

L’ex assessore regionale – chiamato dal presidente Stefano Bonaccini a gestire una situazione critica senza precedenti – è stato ospite il 24 giugno alla Fattoria Guiccioli di Mandriole in occasione della presentazione del bilancio di Federcoop ed è stato premiato “Cooperatore ad honorem”.

Avevano fatto discutere le parole di Venturi su una sorta di pentimento per il lockdown generale ad alzo zero senza distinzioni territoriali tra regioni pur con presenze diverse del coronavirus: «Abbiamo fatto quello che gli scienziati ci consigliavano di fare, quello che pensavamo portasse risultati in una lotta con un virus sconosciuto. Ora le cose sono diverse e in caso di ritorno si faranno interventi mirati, come sta facendo la Germania».

Nelle quotidiane dirette in streaming via Facebook per aggiornare popolazione e stampa sull’andamento dell’epidemia, Venturi ha più volte elogiato i ravennati per i numeri contenuti di contagi (dall’inizio dell’epidemia a fine febbraio fino al 23 giugno i contagi sono stati 1.037 di cui 87 deceduti). Quanta casualità e quanta bravura? «Ravenna ha una grande storia sul fronte della prevenzione sanitaria, in questo va riconosciuto il merito delle autorità. Poi può avere inciso, come a Ferrara, anche un passato non propriamente salubre: la talassemia modifica le catene dell’emoglobina che è una delle porte di ingresso del virus e potrebbe aver lasciato una protezione nella popolazione».