X

Carta in crisi? L’edicola: «Alla domenica c’era la fila. Adesso mancano i giovani»

Nel quartiere darsena ne sono rimaste 2, su 5. «Noi non riusciamo a vendere: nessuno vuole alzarsi così presto…»

Claudio Simoni con la moglie, davanti alla loro edicola di via Candiano, a Ravenna

«Quando abbiamo aperto negli anni novanta avevamo la fila tutte le domeniche. Vendevamo 50 copie di Repubblica al giorno, oggi faccio fatica ad arrivare a 7». I numeri sono impietosi, ma non è una sorpresa. Il calo delle vendite dei quotidiani è realtà da anni e tra le conseguenze c’è che anche a Ravenna, già da tempo, le edicole stanno chiudendo.

Ne parliamo con Claudio Simoni, titolare insieme alla moglie di quella in via Candiano, nella rotonda di piazza Caduti sul Lavoro, zona Darsena. «Da 5 che eravamo nel quartiere, siamo rimaste in 2. E anche noi stiamo cercando di vendere». Senza risultati, già da alcuni anni. «La redditività in realtà è pure aumentata, visto che è diminuita la concorrenza. Diciamo che al netto di tutte le spese, dei contributi, con la nostra edicola si riesce ancora a guadagnare uno stipendio medio, “pulito”, ogni mese». Ma le offerte non arrivano: «Tra l’altro, rispetto alle cifre enormi che giravano fino a una decina di anni fa, praticamente oggi chiediamo solo il prezzo del chiosco. Ma chi si è informato, poi ha ammesso che preferisce non svegliarsi così presto tutti i giorni, né lavorare nel weekend».

In quasi 26 anni di attività, in edicola il cliente tipo è per forza di cose cambiato. «I ragazzi giovani non comprano più i giornali, fanno ormai tutto con lo smartphone – continua – mentre i più anziani, ahimè, purtroppo sono calati proprio per questioni anagrafiche. Diciamo che dai 40 anni in su ci sono ancora persone che apprezzano il piacere della carta, esiste ancora quella nicchia, ma il vero guadagno oggi arriva con giochi e materiale vario pensato anche dagli stessi editori per bambini e ragazzi. E dalle riviste, che spesso in ambito femminile, resistono – anche se negli anni ne ho viste morire tantissime – nonostante l’aumento dei prezzi. E il vostro free press (Ravenna&Dintorni, a questo link l’ultimo numero, ndr), gratuito e alla portata di tutti, qui va sempre a ruba…».