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    Categoria: società

I vestiti macchiati dell’alluvione diventano pezzi unici: vendita di beneficenza

Nel weekend agli Archivi Mazzini di  Massa Lombarda. Il ricavato per le scuole di Sant’Agata, Fruges e Conselice

Sabato 17 e domenica 18 giugno la moda incontra la beneficenza. A un mese esatto dall’alluvione, gli Archivi di ricerca Mazzini di Massa Lombarda presentano «S-Macchiati»: una speciale vendita di capi il cui ricavato andrà devoluto interamente alle strutture scolastiche di Sant’Agata sul Santerno, Fruges e Conselice, comunità duramente colpite.

In entrambe le date, dalle 9 alle 19 all’esterno di uno degli hub degli Archivi Mazzini, in via Castelletto 108 a Massa Lombarda, sarà possibile scegliere tra una selezione di capi vintage che potranno spaziare dal mondo militare all’abbigliamento da lavoro, dallo streetwear alle magliette iconiche degli anni ’90, oltre a pezzi inglesi e americani dei decenni scorsi, divisi tra camicie, giubbotti e giacche.

L’idea che ha dato il nome all’evento nasce dalle conseguenze che la furia dell’acqua ha lasciato sui vestiti del negozio Mazzini in via Baracca a Lugo, una delle tante strade del centro finite completamente allagate. Danni ingenti che ora sono diventati un’opportunità per contribuire ad aiutare gli alluvionati del territorio.

«I vestiti del negozio erano tutti cartellinati – spiega Attilio Mazzini – e il contatto prolungato con l’acqua ne ha trasferito la sagoma e i colori sui tessuti. Una macchia che non permette più di venderli, però l’effetto ottenuto è talmente bello che abbiamo pensato a come ribaltare quel disastro in un tocco di unicità. La stampa smacchiata su quei capi non è infatti replicabile e quindi li rende tutti pezzi unici e oggi è la storia che c’è dietro a rendere emozionante possederne e indossarne uno. È come se fosse rimasta un’impronta, una traccia indelebile di ciò che ha devastato il nostro territorio. A questi abbiamo aggiunto altri nostri capi che nella loro “vita precedente” sono stati comunque smacchiati, lavati e igienizzati».

«Questo tragico evento ha creato un impatto fortissimo nella nostra società – ha aggiunto la figlia Benedetta -. È nata una forte condivisione e collaborazione di aiuti nei più svariati modi. In molti abbiamo indossato abiti sporchi e usurati con la stessa fierezza e orgoglio di chi sfila ad una elegante serata di gala. Si è diffuso un senso di appartenenza che da tempo non si osservava e che si è sviluppato in tutte le comunità colpite e non. La macchia è divenuta simbolo di partecipazione e aiuto, la macchia è stata sdoganata. Per questo ‘S-Macchiati’ vuole essere emblema del concedersi un capo vissuto che porta tracce di storie, momenti ed emozioni».