Akomena compie 35 anni e inaugura Akomena Set, il laboratorio e la nuova sala espositiva che accoglierà artisti da tutto il mondo

In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio è stata presentata la prima mostra personale dell’artista Marzia Bi.

Akomena2Akomena Spazio Mosaico compie 35 anni questo dicembre. La realtà artistica fondata da Francesca Fabbri ha esportato la tradizione e la qualità del mosaico ravennate in tutto il mondo, realizzando opere come il sepolcro mosaicato, del noto ballerino russo Rudolf Nureyev, il memoriale a Rajiv Ghandi o la celebre scultura Italica, realizzata in periodo di pandemia. La mission di Akomena è sempre stata quella di rivolgere lo sguardo alla contemporaneità, creando anche un nuovo marchio, Teti, relativo all’oggettistica e al mosaico di design, con uno store in centro a Ravenna – in via Argentario 3 –, uno a Venezia, collaborazioni a Firenze e Roma e una prossima apertura a Pompei nel 2024.

Il marchio festeggia i 35 anni di attività inaugurando un nuovo spazio, “Akomena Set”, in viale Baracca 58a, un laboratorio dedicato alla ricerca e allo scambio con altre realtà artistiche, che si divide tra un ampio spazio espositivo e un atelier che ospiterà artisti, workshop individuali e collaborazioni a quattro mani.

«Ci troviamo in una nuova fase per l’arte – commenta Fabbri – c’è necessità di unione, di contaminazione. Mi piacerebbe vedere alternarsi in questo nuovo spazio artisti arabi, giapponesi, libanesi… In un momento di profonda crisi come quello che stiamo vivendo la necessità è quella di aprirsi, non di ritirarsi. Siamo nati negli anni ’90 come artigiani colti e progettisti, oggi credo che la divisione della realizzazione dell’opera tra progettista e mosaicista sia superata, e che l’arte nasca dalla collaborazione. Preferisco circondarmi di giovani creativi anche se ancora “sconosciuti”, che si divertono a fare arte, piuttosto che di persone affermate che vogliono solo replicare la loro traccia».

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L’inaugurazione del nuovo spazio è stata l’occasione per esporre la prima personale della figlia di Francesca, Marzia Bi., giovane artista di 24 anni.

«Sono rimasta stupita da ciò che ha fatto – racconta Fabbri – ha sempre frequentato lo studio di Akomena, aiutando nel tempo libero dalla scuola, ma non le ho spiegato quasi nulla, sapeva già come fare. Credo che un figlio che decide di seguire le tue orme non vada caricato di responsabilità, ma supportato».

Le opere di Marzia Bi. raccontano la visione di una generazione esposta alle tragedie, tra guerre e pandemie, e nascono dopo la disastrosa alluvione di maggio 2023.

Finito lo stato di crisi l’artista ha toccato con mano gli effetti dell’alluvione, andando a vedere gli esiti del disastro sulle coste ravennati. Lì ha trovato l’ispirazione per dare nuova vita ai “cadaveri di alberi”, raccogliendone, i tronchi, lavorandoli e incerandoli e infine impreziosendoli con delicati interventi in mosaico oro, argento e metalli preziosi, raffiguranti piccole creature tipiche del nostro territorio, come chiocciole e ramarri.

L’effetto è quello di un piccolo fiore che nasce tra le crepe dell’asfalto, un segnale di positività, ripartenza e connessione con la natura.

«Il riscontro è stato estremamente positivo – commenta Fabbri –. Assessori e artisti  hanno presenziato al vernissage e sono stati già venduti alcuni pezzi, i restanti sono ancora in mostra all’interno dello spazio espositivo Akomena Set».

 

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Akomena Spazio Mosaico, via Argentario 3 – Ravenna
Akomena Set, viale F. Baracca 58a – Ravenna
cell. 333 3397389 –
www.akomena.com
Pagina FB Akomena Mosaico – IG akomena.spazio.mosaico