Nuovi gusti e confezioni per il Gelato di Romagna della Centrale del Latte di Cesena

Centrale Latte Cesena 1Il gelato è un vanto, oltre a un’invenzione, dell’immensa tradizione gastronomica italiana, noto in tutto il mondo. Costituito da una base di latte, panna e zucchero può essere assortito con innumerevoli gusti. Il segreto della sua bontà è certo la lavorazione ma soprattutto la qualità delle materie prime. Innanzitutto latte e panna e l’autenticità degli aromi derivati da frutti.
Anche in Romagna da almeno due decenni si producono ottimi gelati, sia nelle gelaterie “artigianali” sia in modo industriale che però non ha nulla da invidiare quanto a cremosità, fragranza, sapore alle piccole preparazioni manuali. Un esempio notevole è il “Gelato di Romagna”, realizzato dalla Centrale del Latte di Cesena grazie al latte di alta qualità e alla panna fresca prodotta nello stabilimento di Martorano, e commercializzato a partire dagli anni ’90. Proprio a fine agosto la centrale cesenate ha dato una svolta innovativa alla filiera produttiva del gelato con l’inaugurazione di un nuovo impianto in un’area di 1.000 metri quadrati, specializzato nella preparazione gelatiera. Una produzione oggi attestata sui 500 quintali annui che potrebbe raddoppiare a partire dal 2019, assieme ad altre novità che riguardano la gamma dei gusti e la tipologia delle confezioni.
«Quel che resta inalterata nella filosofia produttiva della Centrale del Latte di Cesena – assicura il direttore Daniele Bazzocchi – è la qualità delle materie prime e il legame con i prodotti del territorio, a partire naturalmente dal latte e dalla panna che deriva dalle stalle romagnole, tracciate e controllate, dei nostri Soci allevatori, dall’utilizzo di zucchero italiano, fino ai semilavorati che determinano l’aroma del gelato forniti da Babbi, un marchio dolciario di eccellenza, celebre a livello internazionale quale sinonimo dell’arte gelatiera nazionale».

Fra le novità di prodotto si prospetta un ampliamento dei 10 gusti già in repertorio (fra panna, variegature alla frutta, sorbetto al limone, cioccolata, nocciole, affogato al caffè, crema di Firenze…) di cui diversi senza glutine. «Oltre a una gamma senza lattosio, stiamo pensando al lancio di un nuovo gusto al sale dolce di Cervia e a variegature di frutti della produzione Apofruit – rivela Bazzocchi –, così continueremo a favorire le esigenze della salute alimentare dei consumatori e a valorizzare le materie prime del nostro territorio».
Per quanto riguarda la commercializzazione, invece, la sezione gelati della Centrale del Latte di Cesena, spiega il direttore, punta ad affiancare ai classici barattoli da 1/2 kg, anche una confezione da 3 kg pensata per la ristorazione, mentre è allo studio anche una coppetta monodose di poco inferiore ai 100 grammi. Con tutte queste novità l’orizzonte commerciale della Centrale quindi potrebbe uscire dai confini regionali (dove i prodotti a marchio si trovano in negozi alimentari selezionati e negli scaffali della grande distribuzione) per allargarsi sul mercato nazionale. D’altra parte questo rilancio del settore gelatiero va a rafforzare sia sul piano della quantità che della qualità produttiva una già notevole serie di specialità derivate dal latte che va dal burro agli yogurt al mascarpone, dai formaggi freschi a quelli stagionati, molti dei quali legati alla tradizione casearia locale e con diversi prodotti senza lattosio.