Rivascolarizzare i vasi periferici del piede anche nei casi gravi? Sì, con l’aterotomo orbitale

Maria Cecilia Hospital di Cotignola è il primo e unico ospedale in Italia a utilizzare questa tecnica

Rivascolarizzazione Piede Diabetico Palena CotignolaMaria Cecilia Hospital di Cotignola (Ra), Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, è la prima e unica struttura in Italia ad utilizzare l’aterotomo orbitale, una tecnologia che permette di trattare i vasi periferici degli arti inferiori anche nei pazienti con casi complessi.

L’aterectomia è un intervento mininvasivo adatto anche ai pazienti con piede diabetico nei quali non è possibile risolvere la problematica in altro modo. In particolare, in questi casi, l’uso dell’aterotomo orbitale rappresenta l’unica soluzione per salvare l’arto dall’amputazione.

I vasi di gambe e piedi di chi soffre di diabete, infatti, possono presentare delle occlusioni che provocano quella che viene definita “ischemica critica”, ovvero una riduzione dell’afflusso di sangue.

Il paziente allora accusa dolori, formicolii e ipotermia dei piedi. A questi campanelli d’allarme, possono aggiungersi, col progredire della patologia, lesioni o ulcerazioni.

La problematica è piuttosto diffusa. Basti pensare che l’incidenza del diabete in Italia è circa di una persona su 10. Di queste, tra le 2 e le 3 persone, nel tempo, sviluppano patologie a carico dei vasi degli arti inferiori.

La presenza di calcificazioni nelle arterie delle gambe, è una condizione specifica del paziente con piede diabetico e spesso si accompagna a insufficienza renale cronica.

Questa complicanza del diabete richiede trattamenti specifici, come quelli proposti da Maria Cecilia Hospital all’interno del Centro per il trattamento del piede diabetico, coordinato dal prof. Luca Dalla Paola.

L’approccio multidisciplinare e la collaborazione tra diversi specialisti sono aspetti fondamentali per individuare il piano di trattamento più indicato per il singolo paziente. Un elemento a cui si dà particolare rilievo è la sintomatologia dolorosa del piede: se si manifesta anche quando il paziente è sdraiato, allora è necessario intervenire con urgenza.

Per individuare con esattezza se il piede diabetico ha indotto un ischemia critica, però, sono necessari esami strumentali come l’ossimetria transcutanea, che misura quanto ossigeno riesce ad arrivare agli arti periferici: per parlare di ischemia cardiaca l’indice deve essere inferiore a 30.

I test diagnostici proseguono con un ecodoppler, che mostra la circolazione all’interno dei vasi mettendo in risalto eventuali ostruzioni. Un ultimo test è l’angiografia, un’ecografia con contrasto specificamente dedicata allo studio dei vasi sanguigni.

Generalmente si procede con procedure di rivascolarizzazione. Tuttavia, come detto, nei casi gravi di ischemia l’aterotomo rappresenta l’unica terapia possibile, della quale ora i pazienti che seguono il percorso presso il Centro potranno avvantaggiarsi.

Ma di cosa si tratta? Come spiega il dott. Mariano Palena, coordinatore dell’area endovascolare di Maria Cecilia Hospital, l’aterotomo orbitale è costituito da una piccola fresa, che si attiva con un comando esterno. Questa raggiunge i vasi distali fino al piede e compie un lavoro selettivo all’interno del vaso: rimuove, infatti, la placca che ostruisce l’arteria senza ledere la parete. Inoltre, i detriti che lascia a seguito della rimozione della placca sono di dimensioni piccolissime (inferiori al diametro dei globuli rossi), perciò non sono in grado di migrare all’interno dell’albero vascolare e provocare embolie distali.

La durata dell’intervento di aterectomia varia in base a quanto sono diffuse le ostruzioni nei vasi, a quanto tempo è necessario per raggiungere i vasi distali e a molti altri fattori.

Generalmente, il paziente recupera la corretta circolazione sanguigna agli arti inferiori e si perde la sintomatologia. L’intervento si svolge all’interno del percorso di cura nel Centro per il trattamento del pieda diabetico e richiede un’ospedalizzazione di circa tre giorni, dedicati agli esami diagnostici e alla medicazione delle lesioni del piede diabetico.

Per maggiori informazioni contatta Maria Cecilia Hospital allo 0545 217100 oppure visita il sito www.mariaceciliahospital.it