Frasi choc sul web della poliziotta: Il Pdf la difende, Maestri sollecita il sindaco  

E dalla Pigna una petizione on line rivolta a De Pascale

abusiviContinua a suscitare reazioni la vicenda della poliziotta che ha pubblicato su un gruppo facebook un duro sfogo e un attacco ai parcheggiatori abusivi “e i loro cugini nei parcheggi dei supermercati” e che è stata per questo richiamata dal Questore (vedi correlati).
Una vicenda che ha raggiunto anche le cronache nazionali. Tra chi è intervenuto c’è Andrea Maestri, deputato ravennate di Possibile, che si era più volte occupato dell’argomento e che oggi coglie l’occasione per sollecitare (e criticare) il sindaco De Pascale sull’argomento: «Lo schifoso. Il cialtrone. Lo stronzo maleducato. Il cioccolatino puzzone. Il finto profugo. Un po’ troppo per un’appartenente alle forze dell’ordine e quindi non si può tacere, ci si deve indignare, si deve denunciare. I ragazzi senegalesi di Piazza Baracca non sono criminali e non commettono nulla di illegale: almeno 5 sentenze dei Giudici di Pace in materia hanno fatto chiarezza cristallina sulle norme e sui fatti. Non c’è professione abusiva di parcheggiatore, sanzionata dal codice della strada e non ci sono reati sentinella come le minacce, la violenza privata o l’estorsione. Nemmeno è ipotizzabile un racket come mi pare avesse chiarito in un recente passato la Polizia Municipale di Ravenna con un’accurata ricerca/indagine. E allora rimane solo il razzismo: una malattia vigliacca e pericolosa che può fare danni enormi, senza guardare in faccia a nessuno, “cioccolatini“ o “mozzarelle“. E le malattie vanno studiate, prevenute, curate. Compito difficilissimo ma avvincente per un’amministrazione pubblica, soprattutto compito ineludibile. Compito che non può essere svolto adeguatamente con le sbarre e la militarizzazione del territorio o allargando a dismisura l’occhio delle telecamere. E allora aspettiamo idee e misure concrete dalla nuova amministrazione: che avrebbe potuto avere un’ottima assessora all’immigrazione e chissà perché non l’ha voluta, che avrebbe potuto evitare di affidare alla parte destra del suo emiciclo la delega alla sicurezza ma lo ha fatto, che fino ad oggi non ha certo brillato, nè per pensiero nè per azione. Io una proposta – certo appena abbozzata e un po’ sgangherata – l’avevo fatta in passato. Era solo  un’idea ma aveva già raccolto l’interesse di alcuni sindacati dei pensionati, felici di intraprendere un progetto sociale, di volontariato insieme agli stranieri nei parcheggi pubblici. L’assessora di allora, una ragazza totalmente inesperta ma positivamente curiosa sembrava avere accettato la sfida ma non ne fece nulla. Soluzioni alternative non ne vengono proposte eppure la situazione attuale scontenta tutti. E allora confidiamo nella creatività del nuovo Sindaco, sicuri che, nel bene o nel male, saprà stupirci».
 

E intanto invece da Veronica Verlicchi della lista civica La Pigna, rappresentata in consiglio comunale da Maurizio Bucci, parte una petizione on line per chiedere che «a Ravenna la Polizia Municipale sia utilizzata anche contro l’abusivismo in ogni sua forma e  l’accattonaggio, sempre più diffusi in città. È ora – si legge nel testo – che il Sindaco, Michele De Pascale, dia disposizioni precise per remprimere questi fenomeni, così come previsto dal Testo Unico delle Leggi di Polizia (Tulps)».
 
Si schiera invece apertamente a favore dell’agente il Pdf, quel Popolo della Famiglia che ha come coordinatore regionale il ravennate Mirko de Carli: «Se, invece del degrado, le istituzioni che dovrebbero combatterlo censurano chi se ne lamenta, vuol dire che siamo giunti ad un corto circuito del senso civico. Ormai certe istituzioni, così come certi sindacati,sono più preoccupate di apparire politicamente corrette sui social, piuttosto che di essere ben giudicate dai cittadini che da loro si aspetterebbero ben altro. Se non si riesce a concentrare l’azione delle istituzioni sui propri doveri piuttosto che sulla correttezza politica, allora finiremo non solo per essere travolti dal degrado, ma anche dal populismo che sfrutta le giuste preoccupazioni dei cittadini. Il Popolo della Famiglia si schiera al fianco della operatrice di polizia, della quale comprende la frustrazione, e auspica che tutti nelle istituzioni e nei sindacati recuperino, oltre che il senso del dovere, anche quello delle proporzioni».

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