Auto fuori uso vicino a campi coltivati: sequestrata discarica abusiva di 7mila metri quadrati

E sul posto c’erano anche lavoratori in nero: in arrivo maxisanzione

Un’area di 7mila metri quadrati adibita a vera e propria discarica abusiva è stata sequestrata nei giorni scorsi nel Lughese dalla finanza. L’area era stata notata dalle fiamme gialle durante servizi di perlustrazione del territorio essendo presenti veicoli in stato di abbandono, in particolare roulotte e camper, vicino a campi coltivati. Si tratta di un’area dove opera un’attività di autoriparazioni. I finanzieri hanno rilevato la presenza di oltre 80 mezzi fuori uso in pessime condizioni e ormai non più idonei alla circolazione, il cui stato di conservazione era tale – si legge in una nota della finanza – “da poter arrecare concreti pericoli per l’ambiente”, nonché di altri rifiuti di vario genere.

La maggior parte dei veicoli presentava cristalli rotti, interni assenti o lacerati, gruppi ottici frantumati, assenza delle ruote o di parti del motore e, in buona parte di essi, è stata riscontrata la presenza nel vano motore delle batterie ormai esauste e di parti meccaniche impregnate di olio motore. In sintesi, è stata rilevata una vera e propria discarica di veicoli fuori uso in grado di determinare una situazione di concreta contaminazione e di inquinamento del terreno, «tenuto anche conto – scrive la finanza – che tutti i rottami sono risultati esposti agli agenti atmosferici e appoggiati direttamente sul suolo senza alcuna precauzione contro le infiltrazioni».

Inoltre, nella stessa area sono risultati stoccati in modo incontrollato anche accumuli di materiali plastici e ferrosi, molti pneumatici fuori uso nonché diverse parti meccaniche e di carrozzeria di auto, accatastate l’una sull’altra senza alcuna protezione.

La finanza ha quindi sequestrato l’intera area, risultata adibita a discarica di “rifiuti speciali e pericolosi in assenza di qualsiasi autorizzazione”, e denunciato alla Procura il titolare dell’attività di autoriparazioni per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e di illecita gestione di veicoli fuori uso e di loro parti, in violazione della normativa ambientale.

Inoltre, nel corso del controllo delle Fiamme Gialle lughesi è emerso che lo stesso stava impiegando due lavoratori completamente “in nero”. Per questo motivo è in arrivo la cosiddetta “maxisanzione”, che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro per ogni posizione irregolare rilevata.

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