In spiaggia lo difesero anche i bagnanti. Secondo il giudice si è trattato di un’offesa di «particolare tenuità»
La notizia dell’assoluzione è riportata da Carlino Ravenna e Corriere Romagna oggi in edicola, che sottolineano come il giudice abbia valutato (come prevede il codice penale) la «particolare tenuità» dell’offesa e la condotta «non abituale» dell’imputato, senza precedenti. L’uomo, inoltre, si è più volte scusato, anche ieri mattina in tribunale, parlando – scrive il Corriere – del suo gesto come una sorta di «black out» a causa della paura di non poter più sfamare i propri quattro figli, senza la merce che i vigili stavano tentando di sequestrargli. L’uomo – difeso dall’avvocato Maria Gandolfo – era già stato liberato dopo l’arresto dal tribunale che gli aveva imposto solo il divieto di soggiorno a Ravenna.