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    Categoria: cronaca

Costantini a Macerata durante la sparatoria: «è stato come un attentato»

Il graphic journalist stava facendo lezione all’Accademia di belle arti della città marchigiana, con gli studenti è rimasto bloccato dentro la scuola

Il momento dell’arresto dell’uomo che ha sparato

Stava facendo lezione ai suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, in pieno centro, dove insegna. Il ravennate Gianluca Costantini, noto graphic journalist, attivista per i diritti umani, disegnatore (e collaboratore anche della nostra testata) era nella cittadina marchigiana proprio nelle ore in cui oggi è stata sconvolta da una sparatoria. “Siamo rimasti chiusi dentro la scuola per ragioni di sicurezza – ci racconta al telefono – abbiamo saputo quanto accadeva dai messaggi ricevuti dai ragazzi sul telefono. Poi abbiamo cercato di capire qualcosa, soprattutto gli studenti, che sono quasi tutti di Macerata o dintorni, ricevevano notizie, all’inizio c’era anche qualcuno che parlava di persone di colore sull’auto, ma poi si è scoperto che non era così”. A sparare è stato infatti Luca Traini, un marchigiano di 28 anni che si è arreso alle forze dell’ordine facendo il saluto romano e avvolto in una bandiera tricolore. L’uomo era stato anche candidato con la Lega Nord alle amministrative di Corridonia, un comune in provincia di Macerata. “La città è stata bloccata – racconta ancora Costantini – chiusi i bar e i ristoranti, tutte le vie d’uscita, si sentivano le sirene e le auto della polizia, su twitter ho visto che perfino la Bbc ne stava parlando. Del resto, è stato come un attentato, si può dire. Quando inciti all’odio, come fa anche lo Stato Islamico, poi qualcuno disposto a farlo, finisci per trovarlo…  Macerata è una cittadina piccola e molto tranquilla, popolata soprattutto da studenti e insegnanti. Ho visto i ragazzi molto agitati sia dai fatti della settimana scorsa e oggi questo poi…” Mai avuto la percezione di una cittadina dove possano covare particolari intolleranze? In fondo Fermo, teatro dell’omicidio di Emmanuel un paio di anni fa, non è così lontana. “Non che io abbia notato, ma vivo poco la città e le Accademie sono sempre posti un po’ particolari… Però è vero che gli studenti, per esempio, mi hanno detto che esiste un bar di Forza Nuova, cosa che mi ha molto stupito, trattandosi appunto di una città così piccola”.