Un trentenne finisce in manette. Nella sua fedina penale venti episodi di questo tipo oltre a numerosi altri precedenti
L’uomo è stato identificato in un trentenne siracusano che è risultato gravato da una condanna per estorsione e da numerosissimi precedenti di Polizia per reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, falsità materiale commessa dal privato, uso di atto falso, falsa dichiarazione sull’identità personale, violenza privata, furto, minaccia, danneggiamento, estorsione, lesioni personali, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere e numerosi divieti di ritorno da vari comuni d’Italia.
All’interno dell’autovettura gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato materiale compatibile con la commissione della “truffa dello specchietto”, reato per il quale è stato denunciato, in varie località d’Italia per venti volte, tra cui una bottiglia in plastica sporca di residui di gomma di colore nero ed un fazzoletto annodato in tela contenente alcuni sassi, verosimilmente utilizzati per simulare l’”incidente” con la vittima di turno, oltre a chiavi e grimaldelli occultati nelle intercapedini interne dei fanali posteriori.
Considerata la gravità della condotta messa in atto per sottrarsi ad un controllo di Polizia, nel compimento della quale metteva in serio pericolo l’incolumità di più persone, nonché la pericolosità del soggetto, desunta dai precedenti sfavorevoli gli agenti del Commissariato di P.S. di Lugo hanno proceduto all’arresto dell’uomo che è stato ristretto nelle camera di sicurezza del Commissariato di via Emaldi in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. La vettura Opel Adam, risultata intestata alla moglie, è stata sottoposta a sequestro amministrativo ai fini della confisca in quanto utilizzata per commettere reati.