Un momento di raccoglimento in particolare per le vittime della pandemia. Al termine è stata benedetta la città
Di fronte ai cancelli del cimitero chiuso a causa dell’ordinanza provinciale per il contenimento del virus, monsignor Ghizzoni ha sostato in silenzio e ha recitato alcune preghiere in suffragio di tutti i defunti e in particolare di quelli causati dalla pandemia.
A conclusione di questo momento, l’Arcivescovo ha voluto benedire anche tutta la città.
Nella nota della Cei sull’iniziativa anche un riferimento all’immagine dei mezzi militari, a Bergamo, che trasportano le bare verso i forni crematori: «Rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti». Di qui, l’iniziativa di preghiera nei cimiteri da parte dei vescovi, che ricordano come «le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità». Tutti i giorni, infatti, i sacerdoti e l’arcivescovo, monsignor Lorenzo Ghizzoni, celebrano la Messa per «l’intero popolo di Dio, vivi e defunti».