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Le scuole potrebbero anche non riaprire, ma l’anno sarà valido. Calendario invariato

Non ci sarà promozione d’ufficio, gli insegnanti dovranno valutare gli studenti

Le scuole potrebbero anche non riaprire più per quest’anno. Un’eventualità già considerata da molti e che è ufficialmente presa in considerazione dal Governo, con il ministro all’Istruzione Lucia Azzolina che al Senato ha dichiarato che «si tornerà a scuola se e quando le condizioni lo consentiranno».

L’anno scolastico, però, sarà valido in ogni caso e non si prolungherà – almeno secondo l’interpretazione di oggi sul Corriere della Sera – oltre la data di chiusura formale prevista per la seconda settimana di giugno, così come non dovrebbe subire cambiamenti radicali neppure l’avvio del prossimo anno scolastico, a metà settembre.

Il Governo però non emanerà una norma per la promozione d’ufficio e rimanda ai professori la gestione di voti e valutazioni a distanza (che si dovranno comunque dare), con la possibilità che, per quanto riguarda le scuole superiori, il recupero dei “debiti” venga rinviato al prossimo anno.

Per gli esami di maturità, il ministro ha dichiarato che le commissioni saranno formate solo da membri interni, con un presidente esterno, con possibilità di allargare un po’ le maglie per il voto di ammissione.