Alle 8 del 28 luglio la celebrazione nella cattedrale tenuta dal vescovo Ghizzoni
Tonini viene chiamato il 22 novembre del 1975 a reggere l’archidiocesi di Ravenna e la diocesi di Cervia (poi unite il 30 settembre 1986): proveniente dalla diocesi di Macerata, è succedendo a monsignor Salvatore Baldassarri. Con un gesto che colpì profondamente i suoi nuovi concittadini, lascia il suo appartamento nello splendido Palazzo arcivescovile a un nucleo di tossicodipendenti e si ritira nell’Istituto Santa Teresa del Bambino Gesù dove da allora ha vissuto fino alla morte.