Per 5 anni denunce non trasmesse alla procura, ex carabiniere a processo

Accuse di omissione di atti d’ufficio e peculato per un 55enne che è stato comandante di due stazioni: portò a casa parte di quei documenti perché, secondo la difesa, nelle caserme c’erano problemi di spazio per lavori e poi si sarebbe dimenticato

In un periodo di cinque anni, dal 2013 al 2017, è stato comandante di due stazioni dei carabinieri nella Bassa Romagna e molte denunce ricevute dalla cittadinanza non sono state trasmesse alla procura della Repubblica, in totale oltre duecento documenti che non hanno mai preso la via degli uffici giudiziari o solo in ritardo e in molti casi sono invece finiti a casa del militare. Per l’accusa si tratta di omissione di atti d’ufficio e peculato, per la difesa solo la conseguenze di dimenticanze. Per un 55enne maresciallo aiutante, oggi in pensione, è cominciato ieri 10 ottobre il processo in tribunale a Ravenna con l’udienza preliminare. La notizia è riportata dai quotidiani Il Resto del Carlino e Corriere Romagna.

La difesa sostiene che l’ex militare portò a casa propria quei faldoni perché le caserme erano interessate da lavori di ristrutturazione con una conseguente riorganizzazione e la temporanea riduzione degli spazi aveva convinto il comandante a trasferire gli incartamenti perché non andassero persi. Le denunce non tornarono più al loro luogo deputato per una dimenticanza, sostengono gli avvocati.

L’udienza è stata aggiornata a marzo 2020 su richiesta della difesa per riunire in un unico procedimento più di un faldone con accuse analoghe a carico del 55enne.

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