Chiedeva il pizzo al titolare di un bagno: 9.300 euro in 20 giorni, arrestato 25enne

Operazione della guardia di finanza. Il giovane ha ricevuto denaro per quattro volte, con pretese sempre in aumento

Foto 3 GdF

Le fasi dell’arresto del taglieggiatore di Milano Marittima

Pretendeva soldi dal titolare di uno stabilimento balneare di Milano Marittima in cambio di protezione, con la minaccia di ritorsioni sui familiari se non avesse pagato. In venti giorni ha ottenuto 9.300 euro in un avido crescendo continuo: dai 500 euro della prima volta ai cinquemila chiesti alla quarta occasione quando però sono scattate le manette. Il 12 ottobre scorso, appena ricevuta una busta con i contanti dall’imprenditore taglieggiato, un 25enne originario di Salerno ma domiciliato a Lido di Savio è stato arrestato dalla guardia di finanza. Il giovane con precedenti per furto e spaccio dovrà rispondere di estorsione: il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Un alloggio ben diverso da quello che si era concesso nella settimana precedente alla cattura: due notti in un quattro stelle e quattro notti in un cinque stelle.

Foto 2 GdFI Finanzieri della tenenza di Cervia stavano seguendo il 25enne nell’ambito di un’indagine per spaccio, settore della criminalità a cui il giovane è stato da sempre più vicino. I frequenti incontri con l’imprenditore turistico, notoriamente estraneo al mondo degli stupefacenti, hanno attirato l’interesse delle Fiamme Gialle. Che hanno preso contatti con il gestore del bagno. Non senza imbarazzo, l’uomo ha ammesso di essere vittima di estorsione: aveva già pagato 5.300 euro in tre occasioni e aveva raccolto altri quattromila euro per un’ulteriore consegna prevista per il giorno seguente (il saldo dell’ultima richiesta da cinquemila euro). A quel punto è nato il piano per incastrare l’estorsore. Gli investigatori hanno fotocopiato le banconote preparate e si sono appostati nella zona. Appena il ragazzo ha preso la busta ed è salito in auto, è scattato il blitz con l’arresto in flagranza.

Foto 1 GdFL’operazione ha portato anche a un secondo arresto, di un 39enne ravennate domiciliato a Cervia, con precedenti per droga e sospettato di essere un sodale del 25enne nei suoi traffici illeciti. L’uomo era in un’auto nei paraggi dello stabilimento balneare: addosso aveva due dosi di cocaina per 1,2 grammi circa, la successiva perquisizione dell’auto e del domicilio a Pinarella consentiva di ritrovare ulteriori 22 grammi. Il 39enne si trova ora ai domiciliari.

L’ipotesi investigativa della Finanza è che il 25enne non agisse da solo nell’attività di estorsione e quello stabilimento balneare non fosse l’unica vittima delle sue minacce. Le indagini quindi proseguono ora per ampliare il quadro e individuare i contorni.

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