Italia Nostra: «Recuperato ultimo troncone del relitto Berkan, vicenda invereconda»

L’associazione ambientalista fa il conto del tempo trascorso da quando il mercantile turco si spezzò durante le operazioni di demolizione: 1.500 giorni

2021 11 20 Berkan B Ultimo Blocco Ph Francesca SantarellaL’ultimo troncone del relitto Berkan è stato sollevato dal fondale del canale Piomboni e issato sul pontone Amt Mariner per il viaggio finale verso Piombino per lo smaltimento. Lo rende noto l’associazione Italia Nostra che fa il conto dei tempi di una vicenda definita «invereconda»: 1.500 giorni dal 5 ottobre 2017 quando il cargo turco si spezzò in due per operazioni di demolizione. Da allora il relitto è rimasto nell’acqua ed è arrivato in tribunale con un’inchiesta che accusa i vertici di Ap di responsabilità per l’inquinamento.

Italia Nostra, associazione rappresentata sul territorio in particolare dall’ex grillina Francesca Santarella, si chiede perché fu concessionata quella banchina, «quando in Italia un unico cantiere è autorizzato a termini di legge ad effettuare demolizioni navali, ed un altro, Pim di Piombino, lo è diventato grazie a questa vicenda».

Gli ambientalisti ringraziano tutti coloro che non si sono voltati dall’altra parte: «Cittadini, associazioni, esperti che a vario titolo si sono offerti, il Ministero della Transizione Ecologica ed in particolare il Comandante del RAM Ammiraglio Caligiore giunto a Ravenna per verificare i lavori dal punto di vista ambientale, qualche raro politico, e tutti coloro che hanno lavorato, in mezzo a decine di incompetenti, attorno al relitto, per la buona riuscita di questa difficilissima e pericolosa impresa resa quasi impossibile dalla negligenza ed incapacità di altri».

Nel porto di Ravenna, per la precisione nel Piomboni, rimangono ancora cinque relitti abbandonati.

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