Tra i rifiuti di ogni ravennate 70 kg di cibo ancora utilizzabile ogni anno Seguici su Telegram e resta aggiornato Organici e agroalimentari sono circa il 10 percento della produzione pro capite di scarti. Il 5 febbraio la giornata nazionale contro lo spreco. La mensa di Hera recupera i pasti per i poveri di San Rocco Ogni anno in provincia di Ravenna vengono buttati oltre 702 kg di rifiuti pro capite, di cui almeno un 10 percento riguarda scarti organici e agroalimentari, cioè cibo ancora utilizzabile. Il dato è reso noto da Gianandrea Baroncini, assessore alle Politiche sociali nel comune capoluogo, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che cade domani, 5 febbraio. Istituita nel 2014 dalla campagna Spreco zero di Last minute market, la giornata è in collaborazione con l’Università di Bologna e sostenuta dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari e con il ministero dell’Ambiente. Lo scopo è quello di sensibilizzare la popolazione, le istituzioni, il tessuto economico e sociale del Paese verso uno degli sprechi più rilevanti e significativi del nostro tempo. Buttare il cibo ancora utilizzabile rappresenta, infatti, in Italia e non solo, lo spreco maggiore che coinvolge il 74% degli italiani, prima ancora dello spreco idrico e di quello energetico. Tante sono le azioni messe in campo in questi anni a livello locale. Tra queste la raccolta e la distribuzione delle eccedenze ortofrutticole; la ricerca di nuove aziende donatrici, anche attraverso azioni coordinate con gli enti locali; la sottoscrizione di accordi con la ristorazione collettiva; l’impegno quotidiano di tante associazioni di volontariato che donano prodotti agroalimentari, aziende che donano periodicamente prodotti agroalimentari per la ristorazione sociale, o come i tanti ristoratori ed esercenti green aderenti ai progetti di Ravenna futura, che attuano, da un lato, una attenzione scrupolosa alla raccolta differenziata e dall’altro la distribuzione delle eccedenze alimentari, come le Food Bag. Per non parlare dei tanti progetti di educazione ambientale messi in campo in questi anni, in collaborazione con tutte le istituzioni scolastiche. E proprio da domani il progetto Ciboamico, promosso da Hera in collaborazione con Last Minute Market per il recupero dei pasti non consumati nelle proprie mense aziendali a favore di enti no-profit che assistono persone in difficoltà, viene esteso anche a Ravenna (finora riguardava Bologna, Granarolo dell’Emilia, Imola, Rimini e Ferrara). I pasti recuperati dalla mensa della sede Hera di via Romea Nord vengono consegnati all’associazione volontariato San Rocco che ogni giorno distribuisce 240 pasti a persone bisognose. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Ravenna, a fuoco un camion per la raccolta dei rifiuti Apre il presepe meccanico di Villa Prati. Ogni anno lo visitano in 5mila Covid: 1.048 nuovi casi, sotto duemila l'incidenza settimanale ogni 100mila abitanti Seguici su Telegram e resta aggiornato