X
    Categoria: cronaca

Sottratti 300mila euro all’azienda per il gioco d’azzardo: imprenditore nei guai

L’uomo li versava su due carte di credito intestate a un ignaro dipendente

Nei giorni scorsi i finanzieri del comando provinciale hanno concluso un controllo fiscale nei confronti di un imprenditore che è risultato essersi illecitamente appropriato di circa 300mila euro di un’azienda operante nel settore della carpenteria metallica, per poi utilizzarli nel gioco d’azzardo.

Dalla disamina delle movimentazioni bancarie è emerso come dal conto corrente della società fossero state bonificate ingenti somme di denaro su due carte di credito intestate a un operaio dipendente, per importi di gran lunga superiori agli stipendi dovuti. Dalle spiegazioni richieste al dipendente, è però emerso chiaramente come questi fosse del tutto ignaro sia delle operazioni finanziarie a suo favore sia dell’esistenza stessa delle due carte di credito postali a lui intestate.

Dalle operazioni effettuate in home banking sulle carte di credito è stato quindi appurato come le disposizioni di trasferimento dei fondi dai conti societari fossero state disposte dall’imprenditore che, seppur non rivestisse formali cariche societarie, ne era l’amministratore di fatto, tanto da avere formale delega ad operare su quei conti correnti.

Attraverso l’analisi dettagliata delle spese effettuate con le due carte, i finanzieri hanno appurato inoltre la destinazione finale delle somme di denaro fuoriuscite dall’azienda, che in effetti risultavano essere state pressoché completamente utilizzate presso due sale gioco del ravennate, dove, grazie alle testimonianze di alcuni dipendenti e gestori di sala, l’imprenditore è stato anche riconosciuto quale giocatore abituale.

L’imprenditore, infatti, avendo avuto la disponibilità del documento d’identità del dipendente, era riuscito a fargli intestare le due carte di credito per poter poi giocare, senza apparire in prima persona.

È stato pertanto avviato un controllo fiscale finalizzato a sottoporre a tassazione i flussi finanziari nella sua disponibilità e non dichiarati al fisco.

All’esito del controllo il verbale di constatazione redatto è stato quindi inviato alla competente Agenzia delle Entrate che ora formalizzerà l’atto di accertamento per la liquidazione e riscossione delle imposte non pagate in precedenza.